La nascita di Gesù, notizia antica e sempre nuova

Di Ada Negri
28 Dicembre 2023
«È il più povero bambino della terra, perché deve, un giorno, salvare tutti gli uomini». Un testo di Ada Negri tratto da "Le rose di Natale. Scrittrici italiane raccontano" con prefazione di Antonia Arslan

La mamma è alla fabbrica: la nonna tace sui ferri da calza dinanzi a un gramo fuoco, e non guarda e non ode: la ragazzetta è sola a sostenere la gioia veemente, improvvisa, che le viene dalla musica vagabonda annunciante per la via l’arrivo di Gesù Bambino. Deve nascere Gesù Bambino, deve nascere Gesù Bambino! Notizia antica e sempre nuova, che la fa balzar dalla sedia e sgusciar nella strada, piova o nevichi. Se avesse qualche soldo, oserebbe forse darlo ai suonatori di zampogna, […] ma è troppo povera: non può ringraziarli che col largo sorriso della bocca e degli occhi. […] Sono messaggeri della buona novella: raccontano che una Vergine sta per metter al mondo un Bambino. Il Bambino è figlio di Dio. Le nasce in una stalla dov’ella è accolta per carità, sullo strame che serve alle bestie. Per coprirlo ha il suo manto, per nutrirlo il suo latte, per riscaldarlo il suo grembo e il fiato di due innocenti animali. È il più povero bambino della terra, perché deve, un giorno, salvare tutti gli uomini.

È il più povero. Ciò le piace, le sembra infinitamente bello. Con letizia benedice il Signore d’essere poverissima anche lei! […]

E già si figura la messa di mezzanotte alla quale assisterà con la mamma, nella vicina chiesa di Santa Maria del Carmine, splendente di ceri, risonante di canti d’organo: il lusso delle chiese è il lusso dei poveri.

Da Ada Negri, Canzone Natalizia, in Le rose di Natale. Scrittrici italiane raccontano con prefazione di Antonia Arslan (Interlinea, Novara, 2010)

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