La pericolosa ostinazione a contrapporre uomo e natura

Nella visione di verdi, sinistra e gran parte dei liberali, i paesi europei devono fare naufragare la loro economia per salvare l’ambiente. Credo che la politica possa e debba dire una parola diversa

Caldo torrido e devastanti intemperie meteorologiche hanno acceso il dibattito pubblico, italiano ed europeo, sulla questione ambientale. Tra i temi principali che animeranno le future elezioni continentali – nei mesi scorsi questa rubrica ha provato a delinearne alcuni: immigrazione, biopolitica, guerra – e condizioneranno gli assetti di potere del Parlamento e della Commissione, sicuramente annoveriamo il Green Deal, l’idea che l’Europa possa diventare la prima area geografica a “impatto climatico zero”, riducendo le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

La recente votazione al Parlamento europeo di una proposta di regolamento per il “ripristino della natura” è parte di questa strategia. Nelle intenzioni dei proponenti, capeggiati dal vicepresidente della Commissione Frans Timmermans e dal partito dei verdi, il ripristino degli ecosistemi è fondamentale per combatter...

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