La Russia respinge le registrazioni, entro la fine dell’anno tutti i sacerdoti cattolici e le suore della Crimea saranno espulsi

Di Leone Grotti
04 Novembre 2014
Da quando la Crimea è stata annessa alla Russia, a tutte le comunità religiose già registrate in Ucraina è stato chiesto di registrarsi nuovamente. Le richieste cattoliche sono state respinte

Dopo oltre cinque anni passati come parroco cattolico della chiesa dell’Assunzione della vergine Maria di Simferopoli, capitale della Crimea, padre Piotr Rosochacki è stato espulso il 24 ottobre. Le autorità russe, infatti, hanno respinto la sua richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno.

TUTTI ESPULSI. Se non cambierà qualcosa nel prossimo mese, la stessa fine di padre Piotr toccherà anche a tutti i 12 sacerdoti cattolici (otto polacchi e quattro ucraini) e alle otto suore (cinque ucraine, una lituana e due polacche) che si trovano in Crimea. Quasi tutti gli imam turchi (18 su 23) sono già stati espulsi allo stesso modo.
Da quando la Crimea è stata annessa alla Russia, a tutte le comunità religiose già registrate in Ucraina è stato chiesto di registrarsi nuovamente in ottemperanza alle nuove leggi russe. Fino a quando la registrazione non verrà effettuata, le comunità non potranno invitare religiosi di nazionalità straniera.

russia-crimea-Piotr-Rosochacki«SE NE OCCUPA MOSCA». Tutti i permessi di residenza decadranno il 31 dicembre 2014 ma l’Ufficio immigrazione russo non ha risposto a nessuna richiesta di registrazione fatta dai religiosi cattolici negli ultimi mesi. Contattato da Forum 18, il capo del dipartimento Affari religiosi della Crimea, Aleksandr Selevko, ha affermato: «Non so cosa succederà. Non è un problema mio, se ne occupa Mosca». Una funzionaria del ministero della Giustizia, Irina Demetskaya, ha aggiunto: «Finora solo cinque organizzazioni religiose hanno presentato i documenti per la nuova registrazione e sono tutti stati respinti».

«VOGLIO TORNARE». Padre Piotr Rosochacki (foto a fianco), dopo essere stato espulso, non si arrende: «Certo che voglio tornare nella mia parrocchia. Purtroppo a inizio 2015 tutti i sacerdoti e le suore saranno stati cacciati. L’Ufficio immigrazione ci ha detto che ora hanno troppo lavoro e che potranno occuparsi dei nostri documenti solo l’anno prossimo».

@LeoneGrotti

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14 commenti

  1. Stella

    Come mai hanno cambiato idea???

  2. Alessandro

    Ragazzi la Russia fa sempre quello che è sua natura fare: russificare!!! Per quanto Putin possa avere lati negativi rimane sicuramente, un’alternativa al pensiero comune e questo è già abbastanza per, in ogni caso, non sottovalutare e affrettare giudizi affrettati sul suo operato. Inoltre va sottolineato lo stato attuale della Crimea, è comprensibile che voglia fare un discernimento in quella terra prima di riprendere “la vita normale”. Forse è quello che dovremmo fare noi con le moschee su territorio europeo in questa situazione sempre più di emergenza (isis, terrorismo, cristianofobia, ecc).
    Inoltre per dirla con un pizzico di provocazione, oggigiorno è molto facile che dalla Chiesa Cattolica in quei territori possano uscire tendenze moderniste, filomondialiste, europeizzanti, antirusse (e a volte anche eretiche, per quanto riguarda strettamente l’aspetto religioso) come è purtroppo la maggior parte della Chiesa Cattolica oggi, forse se fossi ortodosso lo farei anche io, sai com’è precauzione!!!!

  3. Fabio G

    “…Fino a quando la registrazione non verrà effettuata,
    le comunità non potranno invitare religiosi di nazionalità straniera…”

    La discriminazione al momento riguarda solo i religiosi stranieri;
    considerando tutte le ONG che servono a spiare, destabilizzare, “avvelenare” la società,
    mi sembra una scelta condivisibile purchè sia fatta per capire chi sono
    effettivamente quegli stranieri che vogliono entrare in Russia.

  4. unfides

    Io non affretterei giudizi, in Russia i cattolici non vivono gravi discriminazioni e sarebbe assurdo che questi problemi si verifichino in Crimea a meno che i tentativi di discriminazione abbiano origine direttamente nella stessa Crimea o la causa può ricercarsi semplicemente nella tristemente famosa burocrazia russa. Quanto a Putin, non si può certo considerare un Santo e la panacea di tutti i mali, ma di sicuro stiamo parlando di una personalità storica di rilievo che non può certo essere paragonato a nessun uomo politico occidentale dell’ultimo trentennio ( Bush escluso ).

  5. Ambrogio

    Il mio giudizio su Putin è articolato, lo apprezzo per certi versi, meno per altri. Quando difende l’infanzia dall’aggressività e dall’invadenza della propaganda impudica della lobby lgbt fa opera altamente meritoria, così come quando punisce severamente le squallide esibizioni delle Pussy Riot. E’ un baluardo contro il dilagare dell’impudicizia in Europa e bisogna dargliene atto. Quando però offende la libertà religiosa, la libertà di espressione, quando pone in essere politiche imperialiste, beh, mi piace molto meno.

  6. Monica

    Tempi, 28.09.2014 “Un altro mondo è possibile e c’è già. È la Russia di Vladimir Putin, anche se l’Occidente si rifiuta di capirlo”

    Tempi, 05.09.2014 “Gentile Mogherini, Putin è un alleato per combattere i tagliagole multiculturizzati”

    Tempi, 02.09.2014 “Ucraina. Putin non è un santo, ma cercare di capire le sue ragioni può spingere a trattare (anziché far precipitare tutto verso la guerra)”

    AAAAAAHHHHH che bello vivere in Russia! O_o

    1. Raider

      Monica, spenda pure tutte le “a” e le acca a sua disposizione, non capendo nulla più di questa consonante muta in quello che succede, ma abbastanza per rallegrarsi dei cattolici espulsi dalla Crimea e alle restrizioni subite in Russia. Altri contestano che il cristiani siano il gruppo religioso più perseguitato: si dolgono di questa nomea immeritata di vittime, insomma, perdendo l’occasione di rallegrarsene, tanto che nulla fanno né per impedire né per protestare contro record omologati.
      Non se la prende con “Tempi” o con chi, come me, non vede in Putin il dittatore cui, dopo la pulizia confessionale, una sola cosa gli anti-cattolici potrebbero chiedere: di accettare la cultura gender che anche qui combattiamo. Se Putin dicesse di sì aòl programma di genderizzazione e svendesse la Russia e il popolo russo alla finanza internazionale che vuole saccheggiare le risorse del Paese, sarebbe tutto okay. E lei non avrebbe obiezioni a una Russia che esegue in tutto i compiti per casa dell’agenda eurocratica e in più, bandisce i cattolici che il ddl Scalfar8 trasformerebbe, con chiunque esprima dissenso civile e pacifico, come le Sentinelle in Piedi, in complemento d’arredo delle galere.
      Quindi, non giudichi così male Putin: quando agisce così, lei non può che essere contenta. Infatti, se la ride, gioisce, esulta. Ma lo faccia nella direzione giusta verso cui tira ora il vento della storia da cui non ci faremo trascinare: ha solo l’imbarazzo della scelta.

    2. giovanna

      Monica, o chiunque tu sia, ti rendi conto che hai citato tutti articoli di Tempi ?
      Senza volerlo ( un pochino facendoci una figuretta, dai ! ) , hai evidenziato che Tempi è libero e non ha niente da difendere, se non la libertà.

  7. beppe

    vengono sacrificati in uno scontro politico. sono un anello debole. non penso che abbiano niente contro l’opera dei cattolici, ma è l’effetto dell’impazzimento in primo luogo di un’europa strabica e schizofrenica.

  8. Paolo

    Adesso putin piace meno?

    1. Raider

      Mi piace sempre più di altri, stia tranquillo: e sempre più di quanto a lei, presumo dalle sue parole, piacciano ora i cattolici che non vogliono in Crimea. I cattolici perseguitati, minacciati, massacrati, espulsi con la forza devono per forza riuscirle più simpatici, benché solo per chiamare a risponderne Putin.

      1. filippo81

        Bella, Raider !

      2. mike

        bella risposta.

  9. Raider

    Prima di chiamate in correità con la crimea e con Putin, è appena il caso di dire che l’intolleranza di Stato è inaccettabile. Credo o meglio, spero che una situazione di tensione così grave possa attenuarsi e quindi, che si possa tornare al pluralismo religioso. Se con sono con Putin come antidoto ai veleni eurocratici, atlantici e onusiani, non ho mai pensato che questo mi obbligasse a giustificare o approvare tutto quello che fa.

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