La serie A ideale (di un pantofolaio)

Non farò mai carriera. L’altro giorno il mio capo, che è romano, mi ha beccato che snocciolavo la mia serie A ideale: Juve e Toro, Genoa e Samp, Inter e Milan, Como, Atalanta, Brescia, Cremonese, Piacenza, Parma, Reggiana, Modena, Bologna, Verona, Fiorentina (già mi sembra lontana). Unica eccezione: Napoli, perché c’ho degli amici e poi mi piace la pizza di Ciro a Mergellina, la mozzarella che mi procura il mio amico Armandino, la pastiera del bar Riviera, la spigola all’acqua pazza del Sarago e il babà di Scaturchio. Non sono diventato leghista in vecchiaia, piuttosto pantofolaio e gli aerei cominciano a stressarmi. Mi piacciono quei posti dove parti al mattino, non troppo presto, arrivi, pranzi, vai la partita e la sera, a un’ora decente, torni a casa. Comunque, un po’ di vento padano comincia a sospingermi quando sento le lamentele del presidente della Roma Sensi, sempre a piangere contro le demoplutocrazie nordiste. Che noia. Sapete che vi dico: meglio Moggi di Sensi