La preghiera del mattino (2011-2017)

La sinistra, prima o poi, ci arriva

Di Redazione
02 Settembre 2015

Il sindaco Letizia Moratti, sul finire della sua sindacatura a Milano, era riuscita a ottenere, dopo lunghe trattative col ministero della difesa, 600 uomini in divisa da utilizzare nella sorveglianza e difesa dei punti più sensibili della metropoli. L’obiettivo era di poter liberare altrettanti poliziotti da dedicare invece ad attività per accrescere la sicurezza per i cittadini.

Arrivato a Palazzo Marino il sindaco arancione, Giuliano Pisapia, la sua prima battaglia, sbandierata per ogni dove, per dare il segno tangibile del radicale cambio di direzione da lui attuato, fu quella di rimandare subito al mittente i 600 militari.

Adesso, pochi mesi prima di lasciare l’incarico di primo cittadino, cito il titolo di Repubblica: «Il progetto del Comune di Milano: i militari fissi in città anche dopo l’Expo. Obiettivo di Pisapia, trattenere 600 dei 1.200 uomini dell’esercito per presidiare sedi delle istituzioni, stazioni, consolati».

Pisapia insomma riconferma che la sinistra, prima o poi, ci arriva. Basta attendere.

Tratto da Italia Oggi

Foto Ansa

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11 commenti

  1. Giovanna F

    Ero inizialmente d’accordo con la conclusione dell’articolo ma il tuo commento (Giannino Stoppani) mi ha fatto venire dei forti dubbi e penso che tu abbia ragione…..

  2. Giu

    Attendiamo… e speriamo che prima o poi ci arrivi anche la destra.
    Saluti

    1. Giannino Stoppani

      I politici di destra non sono più intelligenti di quelli di sinistra, hanno solo elettori meno trinariciuti.

      1. Giu

        Visti i risultati degli ultimi anni diciamo, che gli elettori trinariciuti non mancano a destra, a sinistra e anche al centro.

        Saluti

        1. Giannino Stoppani

          Non hai capito, sono proprio i risultati elettorali scadenti della destra che dimostrano che da quella parte ci sono meno trinariciuti.
          Ma tu forse sei giovincello e non sai bene cosa vuol dire, secondo l’inventore, il termine “trinariciuto”.

          1. Giu

            Ciao Giannino hai ragione sono giovincello e fino ad oggi non conoscevo il significato di trinariciuto… e da giovincello mi sono preso la responsabilità di sdoganare il senso, con buona pace di Guareschi, ormai oggi il trinariciuto non è più una prerogativa solo della sinistra.
            Grazie e Saluti

          2. Giannino Stoppani

            Per levare il vino dai fiaschi (che grosso modo vuol dire “per risolvere la questione”) ti riporto una citazione direttamente macchina da scrivere di Giovannino Guareschi:
            “Perché nel mio concetto base, la terza narice ha una sua funzione completamente indipendente dalle altre due: serve di scarico in modo da tener sgombro il cervello dalla materia grigia e permette nello stesso tempo l’accesso al cervello delle direttive di partito che, appunto, debbono sostituire il cervello che appartiene ormai a un altro secolo. Non dico a un’altra era perché la terza narice esisteva anche nell’altra era, ma era proibito mostrarla, e tutti dovevano portarla abilmente mascherata. Non ho niente altro da dirLe. Naturalmente la terza narice non è una strettissima prerogativa delle sinistre: io credo ce ne siano molte altre, distribuite un po’ in ogni dove: quanta gente ha la terza narice e non lo sa ancora? Le confesso che anch’io alle volte, rileggendo quello che ho scritto e che purtroppo è già stampato mi guardo perplesso nello specchio. Attenti dunque alla terza narice”

  3. Giannino Stoppani

    Dissento rispettosamente.
    legge fondamentale che regola l’approccio alla realtà del trinariciuto è sintetizzata dalla seguente parafrasi di un famosissimo aforisma di Hegel:
    “Se i fatti non concordano con la linea del partito, tanto peggio per i fatti”.
    Da ciò ne deriva
    1) la sinistra non ci arriva mai.
    2) se la sinistra sembra che ci arrivi è per sbaglio.
    3) in generale, se la sinistra agisce secondo il comune buon senso si può star sicuri che si è creato da qualche parte un corto circuito tra il suo tipico strabismo ideologico e la sua altrettanto tipica memoria storica selettiva.
    4) se la sinistra è costretta dalle circostanze del punto 4 ad agire secondo il normale buon senso, quanto prima se ne dovrà scusare con i suoi elettori

  4. giuliano

    l’Italia è ormai allo sfascio irreversibile e i colpevoli sono i rossi. Porci !!!

  5. SUSANNA ROLLI

    C’hanno paura adesso, dopo il caso Charlie?
    Sapete quante volte ho pensato che mi avrebbe fatto piacere vedere davanti all’ingresso delle scuole o degli uffici postali o anche delle Chiese -perchè no?- un militare, o un carabiniere o un poliziotto che ti sorride quando entri (e mentre ti sorride ti fa i raggi X)? Invece no…ma mandiamoli all’Exxxxxxxxpo!!!!!!!!!!!

  6. Mappo

    Sono tutto fuorché pacifista o buonista, ma resto dell’idea che i soldati non devono fare mestieri che non sono i loro, non devono fare i poliziotti o ancor peggio essere umiliati facendogli raccogliere rifiuti dalle strade come un paio di anni fa a Napoli e dintorni o, tantomeno, andare su e giù per il Mediterraneo a fare da taxi per tutti gli immigrati clandestini dell’Africa o del Medio Oriente. I soldati non sono poliziotti, non sono spazzini e le navi di chi invade la nostra terra le dovrebbero respingere, non certo trainare nei nostri porti. Lo scopo dei soldati è quello di difendere, con le armi i confini italiani, gli interessi italiani, le leggi italiane e non ultimo le libertà degli italiani. Possibile che uno stato come l’Italia che ha quattro polizie nazionali e due locali debba ricorrere a personale che non è addestrato per questi compiti e lo distoglie da altre funzioni istituzionali? Forse ci sono troppi apparteneti alle forze di polizia che siedono dietro comode scrivanie, perché gli organici delle forze dell’ordine italiane sono ben superiori nel loro complesso a quelli degli altri paesi europei anche facendo i dovuti raffronti in termini di popolazione o di estensione.

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