
La solidarietà si fa in fiera. Parte il progetto: “Un lenzuolo per l’amico”
Nato nel 2009, Banco Building Onlus è un’opera non profit che raccoglie dalle aziende le eccedenze produttive (invenduti, fine serie, campionari, ecc.) di materiali non deperibili (soprattutto quelli edili, dalle piastrelle ai sanitari) e le dona alle opere di carità e missionarie, favorendo così l’incrocio tra domanda e offerta. Un’avventura iniziata a cena: «Avevo un cliente che fabbricava piastrelle con cui spesso uscivo a mangiare», racconta Silvio Pasero, consulente finanziario di Milano e presidente di Banco Building Onlus. «Capitava a volte di andarci con qualche amico. Una sera c’era con noi un missionario». Passano poche settimane e al missionario consegnano un carico di piastrelle che era stato spedito proprio dall’amico imprenditore. «Da questo episodio abbiamo deciso di creare un’associazione vera e propria, così che la possibilità di donare potesse diventare qualcosa di stabile».
Negli anni Banco Building è cresciuto: il numero di domande è aumentato esponenzialmente e così anche la tipologia dei materiali richiesti (arredi, prodotti tessili, giocattoli, attrezzi e beni per l’attività agricola, mezzi di trasporto). «Abbiamo sempre chiesto aiuto alle aziende. Ora però serve una mano. Dopo il terremoto dell’Emilia sono aumentate le richieste di lenzuola e coperte e i volontari del Banco non sono ancora in grado di soddisfarle tutte». Racconta Pasero che lancia la proposta di “Un lenzuolo per l’amico”. Una proposta semplice, si tratta di regalare lenzuola (soprattutto singole), coperte, federe, ma anche piumini, plaid e asciugamani a chi ne ha bisogno – e che magari resterebbero inutilizzati negli armadi di casa nostra. Un’iniziativa già sperimentata al “Meeting per l’amicizia fra i popoli” nell’agosto di quest’anno, dove sono stati recuperati oltre 4000 pezzi di biancheria.
Alla fiera dell’artigianato si replica. «La sfida è proporre un gesto di carità cristiana nella fiera più grande e visitata d’Italia». E allora l’invito è aperto a tutti coloro che visitando lo spettacolo dell’Artigiano in fiera volessero donare un capo di biancheria per la casa che sarà poi consegnato alle opere di carità che ne hanno fatto richiesta. Per farsi un’idea, basta guardare qualche numero:
– Opera Don Orione per il Piccolo Cottolengo (Romania e Italia): richieste per un totale di 12.600 pezzi
– Family Home Movement (case famiglia per “ex bambini-soldato” in Sierra Leone di padre Berton): richiesta per un totale di 2.000 pezzi
– Comunità Psichiatrica Il Brutto Anatroccolo – BS: richiesta per un totale di 320 pezzi
– Misericordia di Certaldo: richiesta per un totale di 225 pezzi
– Opera Fratel Ettore (stazione Centrale di Milano): richiesta per un totale di 200 pezzi
All’Artigiano in Fiera (che si svolgerà dall’1 al 9 dicembre presso i padiglioni di Fiera) verranno organizzati due punti di raccolta, uno all’ingresso Est e uno all’ingresso Ovest, dove i visitatori potranno lasciare il materiale che vogliono regalare. «La biancheria deve essere nuova», sottolinea Pasero: «Se usata, deve essere lavata e stirata. Ne va della dignità di chi riceve, ma anche di chi dona». E chi non può andare in Fiera, ma vuole dare lo stesso qualcosa, come può fare? Potrà mandare una mail a info@bancobuilding.it scrivendo cosa mette a disposizione e la quantità. In pochi giorni il materiale verrà ritirato direttamente a casa, a costo zero.
Banco Building c/o Polo Fieristico di Milano – Rho
Ingressi Est-Ovest. Entrata libera.
Per informazioni: www.bancobuilding.it
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