La storia della salvezza si compie con l’avvento di Obama in libreria

Di Luigi Amicone
14 Gennaio 2021
Ecco le memorie dell'ex presidente Usa. Era dai tempi di Gesù non si sentiva in giro tanta aria di cambiamento. Tanti ricchi parlare dei poveri. E tanti valori universali (in dollari)
Barack Obama durante un comizio per Joe Biden

Articolo tratto dal numero di gennaio 2021 di Tempi. Questo contenuto è riservato agli abbonati: grazie al tuo abbonamento puoi scegliere se sfogliare la versione digitale del mensile o accedere online ai singoli contenuti del numero.

Per adesso non mi voglio occupare di una pagina di Repubblica fenomenale e perciò rimasta incompiuta, senza sequel, abbandonata in pescheria dallo stesso Gedi editore, prima che qualcuno se ne accaparrasse il brivido e la suggestione. Era il 16 dicembre 2020. La pagina 35 del quotidiano diretto dal prode Maurizio Molinari titolava così: “L’identità di genere è contro le donne”. Testimonianza cruda, toccante, spaventosa, di una accademica di sinistra fatta oggetto di insulti, bullizzata e infine minacciata perfino di morte solo perché non intende accettare come “progressista” l’idea che «ci sono donne con il pene e uomini con la vagina».

Ne parleremo alla prossima. E se Dio vuole, ci condiremo una indispensabile contestazione al ricandidato sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha fatto l’errore misogino di portare in dote a Milano consiglieri della sua maggioranza, associazioni ed esperti (cosiddetti) che hanno diffuso nelle scuole e a ogni livello sul territorio proprio l’ideologia dell’“identità di genere contro le donne”.

Per ora limitiamoci a considerare l’ipotesi della fine del cristianesimo e del confermarsi della nuova era virgiliana di pace e prosperità promessa dal Recovery Fund. Intanto, per cominciare, Giancarlo Gaeta, cattedratico di Storia del cristianesimo antico (ma ce n’è una quantità di intellettuali, compresi vescovi, che la pensano come lui), ritiene che il fenomeno Gesù abbia esaurito ogni propulsione storica (Il tempo della fine. Prossimità e distanza della figura di Gesù, Quodlibet). Come l’Unione Sovietica trovò trent’anni fa il suo esecutore fallimentare in Mikhail Gorbaciov, così oggi la Chiesa cattolica fa testamento e riceve l’estrema unzione dal suo Francesco.

Devo dire che non è un’idea nuova, visto che già illustri media anglosassoni hanno avuto l’idea di un papa picconatore della sua stessa impresa. Il fatto è che questa ardita pinzillacchera fa ormai il paio con la convinzione che, a parte il miracolo del sangue di san Gennaro che non si è ripetuto lo scorso 16 dicembre, a parte il terremoto a Milano che non si vedeva da 500 anni, dopo John Kennedy, John Lennon, il Sessantotto e il Concilio Vaticano II, finalmente la storia della salvezza ha trovato la sua epifania nell’avvento della progenie di Barack Obama (comprensiva ovviamente del transumanesimo algoritmico e intelligente artificiale della famosa “rivoluzione digitale” che in tempi di pandemia ci governa dalla A della mutanda acquistata su Amazon alla Z di Google, corriere.it e governo Conte che ci comandano di stare a casa… “e vecchio, prenditi una bella exit senza pesare più sul sistema sanitario”).

Ora le memorie di Obama (o autobiografia evangelica) sono arrivate in traduzione in Italia giusto per le festività natalizie. Con un dispendio di energie intellettuali e di marketing manageriale che ha fatto favoleggiare che forse c’è proprio una rivelazione divina nel fatto che Obama e la sua dolce metà dal pollice verde abbiano incassato la cifra record di 65 milioni di dollari per un paio di volumetti di propaganda.

Figlio di Giove tuonò: «Gli Stati Uniti hanno l’obbligo morale e pratico di promuovere un ordine internazionale basato su valori universali». Infatti. Pensiamo alle donne col pene e agli uomini con la vagina. All’uccisione di bambini in pancia chiamata “diritto riproduttivo”. O al termine di “primavera araba” passato nei libri di storia per raccontare con splendore la stura data dalla presidenza Obama ad anni di terrore, stragi e guerre, che hanno procurato forse più di un milione di vittime tra Kabul e Casablanca, da Baghdad a Damasco.

Insomma, volevamo solo dire che sarà forse dai tempi di Gesù – ora fallito miseramente – che non si sentiva in giro tanta aria di cambiamento. Tanti ricchi parlare dei poveri. E tanti valori universali (tra i 30 denari e i 65 milioni di dollari).

Foto Ansa

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