
La storia di Alex Lewis, che ha perso tre arti per un raro batterio: «Mi sento fortunato per il fatto di esserci»

«Non cambierei nulla, davvero». Sono le parole sorprendenti di Alex Lewis, inglese di 34 anni che ha perso tre arti dopo che nel novembre del 2013 un comune raffreddore si è trasformato in uno streptococcobeta-emolitico di gruppo A. Il batterio, che normalmente viene espulso dal corpo, nel caso di Lewis si è sviluppato, causandogli una violenta setticemia.
TRE ARTI AMPUTATI. Dopo una settimana di coma l’infezione si è diffusa nelle gambe e nel braccio sinistro, che i dottori hanno dovuto amputare per fermare la malattia insieme a parte del labbro, del naso e delle orecchie che erano andate in cancrena. Dopo averlo operato per 16 ore di fila i medici dissero alla compagna di Alex, Lucy Townsend, che le possibilità di sopravvivenza erano non superiori al 3 per cento. Ma dopo sei mesi di ricovero, Alex è tornato nella sua casa nell’Hampshire insieme alla compagna e al figlio di tre anni, Sam, confessando di sentirsi «estremamente positivo. Sono più forte di prima e ogni giorno che passa diventa tutto più facile».
IL RITORNO A CASA. «Alex sta lentamente recuperando l’uso della mano destra, colpita dal batterio. Già a luglio potrebbe tornare a camminare grazie all’arrivo delle protesi e riavere le labbra attraverso una operazione di chirurgia plastica al volto. «Non posso esprimere a parole quanto sia felice di essere a casa con la mia famiglia e di vedere mio figlio, che mi è mancato tanto», ha dichiarato Alex. La prima cosa che il figlio ha fatto all’arrivo del padre è stata mostrargli i suoi nuovi giochi. E anche se «la cosa che mi mortifica di più è guardare dalla finestra Sam che gioca in giardino, mentre io non posso farlo con lui, ora ci vuole poco a farmi contento».
«NON CAMBIEREI NULLA». L’uomo, anche dopo essersi fratturato l’unico braccio rimasto cadendo dalla carrozzina, è riuscito a ironizzare sul fatto che «la nuova carrozzina avrà i freni». E ai giornalisti che gli chiedevano come mai fosse così sereno, Alex ha risposto che «tutta la mia vita è stata stravolta, ma mi è tutto chiaro: ho sperimentato il passaggio dalla morte alla vita e mi sento davvero fortunato per il fatto di esserci». Ora l’uomo dice che «non serve nulla di spettacolare, sono le cose semplici, quelle normali a rendermi felice. Per questo, nonostante tutto quello che è successo, non sono amareggiato né arrabbiato». Per questo, «non cambierei nulla, davvero».
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