La vera sars

Di Massimo Camisasca
05 Giugno 2003
Mi scrive don Paolo Desandré da Taiwan

Mi scrive don Paolo Desandré da Taiwan: «La Sars è una malattia misteriosa e tutti qui hanno paura. A lezione dobbiamo portare le mascherine e all’entrata di ogni luogo pubblico ci viene misurata la temperatura. Chi ha più di 38 gradi di temperatura corporea non può entrare. Ormai è due anni che sono qui e, ad essere sinceri, ciò che più mi ha impressionato è che in Taiwan c’è un altissimo numero di suicidi. A lezione di cinese è facilissimo che il suicidio di una persona accaduto il giorno prima rientri tra gli argomenti che gli insegnanti usano per la discussione. Si parla di suicidio come di una cosa normale, anzi a volte qualcuno ci fa anche una battuta e una risata sopra. Gente disperata che si butta dai ponti, ragazzi che a causa di un esame andato male o dell’abbandono della persona amata si tolgono la vita. Di questi fatti, che causano più vittime della Sars, si parla poco o se ne parla nei giornali scandalistici per cercare cause che nascondono la vera causa di un gesto così agghiacciante: la mancanza del Significato per cui si vive».

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