La vita davanti a sé, Vita e Destino, Il Cardellino

La vita davanti a sé

Signor Hamil, si può vivere senza amore? Periferia di Parigi, racconta Momò.

«Da Madame Rosa eravamo quasi tutti figli di puttane, Quando una donna è costretta a fare la vita, non ha diritto di avere la patria potestà, è la prostituzione che lo chiede. Allora ha paura di perdere i suoi diritti e nasconde il suo marmocchio da gente che conosce e dove c’è discrezione assicurata».

Un romanzo breve dove le puttane sono «gente che si difende con il proprio culo» e gli uomini «tutti uguali quando sono nella merda», come dice Madame, ebrea.
– In quel cantuccio mi vado a nascondere quando ho paura.
– Paura di cosa, Madame Rosa?
– Non c’è bisogno di motivi per avere paura, Momò.
– Questa non me la sono mai dimenticata, perché è la cosa più vera che ho mai sentito dire.

Si sorride, si pensa, già per ragazzi. Da leggere, da leggere!

Romain Gary, Neri Pozza, 214 pp, 11,5 euro

 

Vita e Destino

Che cos’è l’uomo? Cos’è il bene, in cosa consiste?

Tra la guerra e i lager, nazisti e comunisti, c’è violenza, remissività, codardia, coraggio, paura e bontà spicciola: «In quest’epoca di terrore e follia, la bontà spicciola, granello radioattivo sbriciolato nella vita, non è scomparsa».

Sono tante vite, tante storie ma un destino, così questo capolavoro si chiama vita e destino e non vite. Perché qualcosa unisce la donna che tiene la mano al bambino sconosciuto mentre entrano nella camera a gas, lo stesso che lega quella donna con l’aguzzino che la fa entrare: «La storia degli uomini non è dunque la lotta del bene che cerca di sconfiggere il male ma del grande male che cerca di macinare il piccolo seme dell’umanità. Ma se anche in momenti come questi l’uomo serba qualcosa di umano, il male è destinato a soccombere».

Vasilij Grossman, Gli Adelphi, 971 pp, 16 euro

 

Il Cardellino

Una mattina anziché andare a scuola vai al Museo con tua madre e proprio mentre sei lì una bomba, lei muore, e tu ti porti via il quadro che amava, il Cardellino. La vita diventa inseguimento, droga, degrado e salvezza insieme,

«Non siamo noi a determinare il tipo di persone che siamo. Perché – non ci martellano forse fin dall’infanzia con un messaggio curiosamente uniforme, trasversale: se sei in dubbio cosa fai? Come fai a sapere cosa è giusto per te? Ogni psicologo, ogni consulente del lavoro, ogni principessa Disney conosce la risposta: “Sii te stesso”, “Segui il tuo cuore”».

«Ma eccoci che vorrei davvero che qualcuno mi spiegasse. Cosa succede se ti ritrovi con un cuore inaffidabile? Come è possibile che, pur rendendomi conto che tutto quel che amo e che mi interessa è un’illusione, io continui a sentire che tutto ciò per cui vale la pena vivere risiede proprio in quell’illusione?».

Donna Tartt, Bur, 892 pp, 17 euro

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