La vittoria di Galliani e delle minoranze silenziose e creative

Alle suppletive di Monza e Brianza il candidato del centrodestra ha battuto il radicale Marco Cappato. Nonostante la bassa affluenza, un'indicazione è stata data

Adriano Galliani (Ansa)

Negli ultimi giorni di campagna elettorale, negli ambienti del centrodestra era serpeggiata una certa sfiducia sul fatto che Adriano Galliani l’avrebbe spuntata su Marco Cappato. Le elezioni suppletive, si diceva, mobilitano poco un elettorato già distratto da altro: il conflitto in Medio Oriente, la guerra in Ucraina, il caro vita, il calcio scommesse. La notizia del voto per il seggio che fu di Silvio Berlusconi nel collegio Monza-Brianza interessava una piccola fetta di elettori, trovava poco spazio su tg e giornali, era vissuta con una certa distrazione dagli stessi partiti.

Il timore era che andasse a votare una percentuale di elettori ancora più striminzita di quella che poi è stata (nemmeno il venti per cento). Insomma, si diceva, Elly Schlein aveva fatto bene i suoi conti, anche a costo di umiliare le richieste del Pd locale (contrarissimo a Cappato). Puntando sull’esponente radicale, la segretaria aveva fatto non solo una scelta ideologica, ma anche un calcolo: con l’affluenza bassa, meglio indicare un candidato capace di mobilitare quei pochi voti ideologici sufficienti per vincere.

Minoranze creative

Non è andata così. Adriano Galliani ha vinto, battendo con ampio margine il portabandiera della dolce morte.

Non è il caso, su numeri così modesti, di forzare interpretazioni politiche che potrebbero essere spazzate via quando alle urne si recheranno percentuali maggiori di elettori. Però una lezione si può trarre anche da questo voto.

Poiché, soprattutto nell’ultima settimana di campagna elettorale, lo scontro tra Cappato e Galliani si è polarizzato intorno ai cosiddetti temi sensibili, il voto brianzolo ci dice che, quando a mobilitarsi sono solo le minoranze creative, ce ne è una silenziosa che è maggioritaria rispetto all’altra, quella rumorosa, mediatica e libertaria.

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