
Lady Macbeth Milosevic
Tempi durissimi per le donne, oggigiorno. Se è vero che le donne sono fatte di e per l’amore, amore-passione, amore materno, amore-sacrificio, amore sublime, che Dio gliela mandi buona a queste samaritane, e faccia in modo che l’oggetto della loro devozione sia meritevole di tanta abnegazione… altrimenti può darsi il caso che tocchi loro lo sgradevole compito di difendere l’indifendibile e doversi lanciare in penose difese d’ufficio dei loro uomini, per quanto essi si siano dimostrati oltre ogni ragionevole dubbio esseri perversi e diabolici. Io non ho ascoltato le dichiarazioni della signora Arkan, ammesso che essa esista (nel senso che mi farebbe specie che un qualsiasi essere umano di fattezze femminili abbia potuto sopportare di frequentarlo, ma poi non più di tanto, visto che la Storia parla di amanti e mogli dei gerarchi nazisti…) ed abbia mai rilasciato interviste, ma ho purtroppo ascoltato la signora Milosevic fare alcune dichiarazioni in soccorso di Slobo il Buono che sono veramente sconfortanti: per la logica maschile risulta difficile comprendere come si possa vivere acriticamente accanto ad un uomo obbiettivamente “cattivo” e riuscire a prescindere dalle sue azioni nel giudicarlo. Un uomo si aspetterebbe un simile attaccamento da parte del suo cane, non da parte di una sua simile (ma sono simili, le donne agli uomini?), con la capacità di vedere quindi “leggere” gli avvenimenti… eppure è una costante della psicologia femminile questa acriticità, questo patriottismo familiare (“right or wrong, my man”, si potrebbe parafrasare). La donna è quella che dice: “Il mio uomo, mio figlio, la mia gente me la critico io, ma guai se altri si permette!”… beh, in tempi di guerra come questi, certi eccessi di passionalità non passano e le Luisa Ferida di oggi sono, purtroppo per loro, destinate a fare la stessa fine di quella feroce innamorata di Osvaldo Valente, il suo crudele compare. Scusateci, signore care, ma pietà l’è morta, e certe complicità non saranno perdonate. Troppe altre donne stanno piangendo per colpa di suo marito, signora Milosevic, e tutto l’amore cieco che lei gli porta non lo salverà ai nostri occhi, né salverà lei nel giorno del giudizio finale.
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