L’America sogna uno scandalo di fine estate

Di Lorenzo Albacete
06 Settembre 2001
Con l’uscita di scena di Bill Clinton gli Usa hanno perso il protagonista di uno degli ultimi scandali capaci di far identificare il grande pubblico. Ciò che l’affaire Milingo non è riuscito a fare. Rimpiangendo la sala ovale, qualche nota sul “puritanesimo negativo” degli americani

Sono appena rientrato negli Usa dopo due settimane di permanenza in Italia (è stato simpatico ricevere parole d’incoraggiamento da lettori di Tempi che mi riconoscevano, anche se venivo riconosciuto grazie alla caricatura che fa di me una sorta di Alfred Hitchcock ecclesiastico). Ripassando i giornali che si erano accatastati durante la mia assenza, mi ha colpito quanto poco spazio fosse riservato all’affaire Milingo. Nulla a che vedere con la quotidiana ampiezza di trattazione che la notizia riceveva in Italia. Eppure quando lo scandalo è cominciato ha ottenuto le prime pagine dei giornali americani. Mi avevano anche chiesto di valutare la possibilità di un’intervista all’arcivescovo per la puntata sperimentale di uno show televisivo, a cui avrei dovuto partecipare. Risposi che avevo una sola domanda da rivolgergli: perché mai avesse abbandonato una Chiesa che gli vietava il matrimonio per abbracciarne un’altra dove qualcun altro decideva per lui la sua vita. Non mi sembrava un’affermazione audace della propria libertà personale né una crescita spirituale. Ora che Milingo è tornato nella Chiesa, il suo caso ha perduto d’interesse. La vera sconfitta sembra l’ex Signora Milingo, che avrebbe potuto realizzare una fortuna facendo causa al marito dopo aver incassato una montagna di quattrini rilasciando interviste, per non parlare degli anticipi sul libro “Il Papa mi ha negato una moglie, così l’ho chiesta al reverendo Moon”. Forse si tratta di una storia troppo bizzarra per il grande pubblico americano. Del resto bisogna considerare che la storia coinvolge un religioso cattolico, un africano, un esorcista, una donna coreana e un messia orientale la cui concezione del matrimonio non è né tradizionale né moderna. Con chi si sarebbe potuto identificare lo spettatore? Nulla in tutta questa vicenda sembra in grado di coinvolgere l’atteggiamento del pubblico americano verso il sesso, ancora dominato dal puritanesimo. L’interesse appassionato agli scandali sessuali si deve in gran parte al desiderio di rifuggire la tradizionale avversione puritana nei confronti del sesso, una sorta di “puritanesimo negativo”. Insomma, uno non può che invidiare la Francia. In Francia il pubblico attende la pubblicazione delle foto che ritraggono il presidente Chirac nudo durante le sue vacanze. Negli Usa ci si lagna che le vacanze di Bush siano state troppo lunghe e ad Austin, nel Texas. Dov’è Clinton quando c’è bisogno di lui? Se solo fosse andato in ferie insieme a Chirac! Nessuno avrebbe nemmeno sentito parlare di Milingo.

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