
L’Annunziata da Radio Praga
Viva la santissima Annunziata, l’icona principe della Rai, che intima al Presidente del Consiglio di non occuparsi della Rai. Perché, donna Lucia? Perché la Rai è cosa del Consiglio di amministrazione, è stata forse privatizzata? Se l’azionista principe è il ministro del Tesoro, l’azionista di riferimento è il presidente del Consiglio. Ma donna Lucia sa che sparare su Berlusconi significa unirsi a milioni di doppiette in caccia di quella pregiata selvaggina. Berlusconi ne è così conscio che, al Convegno di Udine degli amministratori locali, ha raccontato tre barzellette di cui due erano fondate sulla gioia della sinistra per la sua morte: il clima d’odio che lo investe da sinistra ha ormai superato il margine del lessico. E questo è preoccupante e forse preoccupa lo stesso Berlusconi, o almeno il suo servizio d’ordine. Donna Lucia si ritiene offesa se Berlusconi critica il telegiornale e le trasmissioni in generale di Rai3 perché sono la nuova versione di radio Praga, esse sono le più cariche di odio che si possa immaginare in una televisione pubblico-privata. Donna Lucia conta di cavalcare il clima di odio per avere l’impudenza di dire che la Rai è cosa sua: e non lo è. Ma basta il fatto che il Presidente del Consiglio si lamenti di una volgare offesa rivoltagli in televisione che l’omertà della stampa vede nella censura di un ghigno e di un insulto una censura della libertà. Niente sarebbe possibile con un uomo della sinistra, nessuno registrerebbe lungamente un puro versaccio contro Rutelli o Fassino, contro Berlusconi tutto è lecito. Lucia Annunziata deve garantire che il Tg3 non venga dato in appalto a un partito. È ben strano che Berlusconi debba essere dileggiato dalla televisione di Stato e che il presidente della Rai non abbia avuto una parola di scusa per il dileggio. In fondo è pur vero che chi è comunista rimane sempre comunista e non c’è trascorso libertario che liberi dall’antica immagine. è singolare che la democrazia non veda rispettati i suoi diritti nemmeno nella televisione pubblica e che il popolo che ha votato la Casa delle Libertà non veda rispecchiata e nemmeno rispettata la cultura politica che esso rappresenta e che quindi l’elettore di centrodestra debba subirsi Ballarò, in cui la satira è rigorosamente unidirezionale: è uno dei paradossi dell’Italia che sta avviandosi verso una scelta occidentale e liberale e vede il suo immaginario pubblico occupato da culture di sinistra: una dittatura delle élites sulla massa? Ma gli elettori del centrodestra non sono massa, sono il popolo che mantiene l’Italia sul mercato mondiale; e l’élites rappresenta una cultura vecchia e sconfitta, a cui solo l’occupazione del potere dà il titolo di parlare a tutti gli italiani: vi è una scissione tra il paese reale e il paese televisivo, mentre vi è concordia tra il paese reale e il paese legale. Questa divisione ha raggiunto un livello tale, anche grazie a Rai3, che essa ormai è divenuta potenzialmente violenta. Non si può dimenticare che il terrorismo rosso ha ripreso, nei giorni dei No-global e dei pacifisti, il suo potere di uccidere: e ha già ucciso tre persone. Radio Praga fu il covo del terrorismo, ci pensi signora Annunziata.
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