L’astuta strategia che si cela dietro l’omosessualità di Alice W.

Di Guia Soncini
13 Ottobre 2017
La vita della politica tedesca di estrema destra era già in "West Wing", uno sceneggiato degli anni Novanta che, fingendo di raccontare la Casa Bianca, raccontava il secolo successivo

WEIDEL ansa

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Cara Guia, ho vinto le elezioni. D’accordo, non le ho vinte, uff, come sei precisetti: le ha vinte Angela. Tanto le vince sempre Angela, è come mandare Francesco Piccolo allo Strega, tanto vale che gli altri neppure si presentino. Però ho preso quasi il 13 per cento: prendilo te, coi nazisti dell’Illinois – ma dell’Illinois tedesco (il problema di candidarsi nel paese dei nazisti è che le battute sul nazismo si doppiano male).

guia-SonciniDa quando le ho vinte, è un incubo. Tutti a parlare dei fatti miei. Innanzitutto, gradirei un lessico più garbato: “lesbica” è proprio brutto. Preferirei “moglie d’una moglie”, cose così. Mi va bene anche Traditrice del Genere Umano, come nel Racconto dell’ancella. Traditrice dell’eterosessualità? Però rappresento un progresso: non ho partorito, ma ho adottato, è più di quanto abbia fatto Angela (o Theresa, o il vostro Paolo).

Poi, non capisco, nel ventunesimo secolo, col divorzio e le unioni civili e la reversibilità d’ogni vincolo, perché stare con una donna debba essere considerata una scelta eterna. Sono contraria alle etichette, ecco. Non è detto che tra dieci anni mi piacciano ancora le donne. Ti dirò: non è neanche detto che tra dieci anni sia ancora nazista. Un’amica che ha vissuto in Italia mi ha detto che da voi ci si sente intelligentissimi a dire che solo gli stupidi non cambiano mai idea. Ecco, mi riservo il diritto di sentirmi intelligentissima.

Un’altra cosa che mi fa dare delle testate al muro è l’avversativa: è lesbica *ma* milita in un partito contrario ai matrimoni gay. Ora, so bene che una strategia segreta è tale solo se non la sveli, ma capirai la mia insofferenza. Mi sembra così evidente che ho un piano preciso: come fanno a non accorgersene? È chiaro quello che sto facendo, no? Demolendo le perversioni sessuali dall’interno. Già me le vedo, le madri perbene dei piccoli crucchi di sinistra, dire alle loro figlie che tutto ma per carità lesbiche no: è una cosa da naziste.

In verità ti dico: non solo mi sono messa in casa due minorenni garantendo che una futura quota di contributi per le pensioni venga pagata dalla mia famiglia (mentre non lo sarà da quella di Angela, vorrei ribadirlo), ma sto anche facendo più io, per ripristinare la morale in questo mondo dai costumi impazziti, del Papa e dell’Isis. Certe volte vorrei svelarlo a tutti, è molto frustrante essere geni incompresi.
[Alice W.]

n Cara Alice, ti confesso che io questa cosa dei contributi non l’ho mai capita. La tua pensione la pagano i contributi che versi tu, se poi lo Stato se li sputtana mi pare lunare che ti faccia anche sentire in colpa perché non fai dei figli che crescendo gli diano altri soldi da sputtanarsi.

Ma veniamo alla tua condizione apparente di signora che ama le signore (hai ragione, “lesbica” è foneticamente pessimo). Come tutto, anche la tua vita era già in West Wing, uno sceneggiato degli anni Novanta che, fingendo di raccontare la Casa Bianca, raccontava il secolo successivo e tutto quel che ci sarebbe capitato.

A un certo punto un personaggio repubblicano diceva ai democratici che governavano di non capire perché non s’iscrivessero tutti alla Nra, l’associazione di esaltati delle armi da fuoco. Se tutti quelli che sono contrari alle armi s’iscrivessero, alla prima votazione sarebbero maggioranza e metterebbero in statuto la contrarietà alle armi da fuoco, argomentava impeccabilmente quello.

Lo stesso personaggio ti fornisce anche la perfetta risposta a quell’avversativa che tanto ti irrita. Gli chiedevano come potesse militare in un partito che si diceva contrario alla sua stessa esistenza. E lui: «Ma la mia esistenza mica verte attorno all’essere gay». È il principale problema del coming out: se dici con chi vai a letto, poi tutti vorranno parlare di quel tema lì. È la ragione per cui bisogna stare zitti, che si sia signore che stanno con una signora o signore che stanno con un gentiluomo: per risparmiarsi conversazioni sul tema (oltre che cene di coppia: il primo che le mette fuori legge ha il mio voto).

@lasoncini

Foto Ansa

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