Le ragioni della mutazione dell’università

Di Aldo Rustichini
05 Ottobre 2024
Aldo Rustichini (University of Minnesota) reagisce al saggio di Lorenzo Ornaghi sull'università, pubblicato su "Lisander", il substack nato dalla collaborazione tra Tempi e Ibl
https://lisandermag.substack.com/p/le-ragioni-della-mutazione?utm_source=post-email-title&publication_id=1812289&post_id=149440995&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=2gsbm6&triedRedirect=true&utm_medium=email
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Nel suo importante articolo, Lorenzo Ornaghi lancia un allarme. Condivido le ragioni della sua preoccupazione, ma credo che si debba evitare l’ottimismo. La situazione, forse, è anche più seria. Per spiegare bene quello che penso, devo iniziare da alcuni fatti che non riguardano solo l’università italiana, ma considerano la trasformazione dell’istituzione universitaria nei paesi occidentali. Certo, ci sono importanti differenze tra l’università italiana e quelle, per esempio, negli Stati Uniti o nel Regno Unito: ma ci sono forze in atto che operano in tutte queste situazioni, e che spingono in una direzione comune, all’estero forse prima che da noi. Mutato nomine, de te fabula narratur.

Un primo fattore che determina la trasformazione della natura dell’università nel secondo dopoguerra è la grande espansione che è avvenuta a partire dagli anni Sessanta. Questa espansione è stata al centro di innumerevoli studi. Un aspetto […]

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