Le richieste di mutui e surroghe sono decollate in aprile

Incremento sull'anno scorso, ingessato dalla pandemia, è dell'80 per cento. Segno del ritorno di interesse verso l'acquisto di immobili residenziali

Boom delle richieste da parte delle famiglie italiane di mutui e surroghe in aprile rispetto al corrispondente mese del 2020, che peraltro era stato decisamente condizionato dal lockdown totale. Il dato consolida l’andamento favorevole già rilevato a marzo dopo che i primi due mesi del 2021 e l’ultimo trimestre del 2020 avevano fatto registrare una continua flessione.

Le richieste pervenute al sistema bancario segnalano un incremento dell’80 per cento rispetto ad aprile 2020, il massimo degli ultimi dieci anni. Inoltre va evidenziato come la crescita delle richieste nelle ultime settimane sia parecchio ascrivibile al dinamismo dei richiedenti al di sotto dei 35 anni, che arrivano ad esprimere il 30 per cento del totale (la quota di questo settore era del 26 per cento dodici mesi fa).

Perché aumentano le richieste di mutui

Prendendo in esame il solo mese di aprile, i volumi di richieste di mutuo rilevate confermano il ritorno di interesse verso l’acquisto di un immobile ad uso residenziale. La dinamica in atto è indubbiamente favorita dal progressivo miglioramento del clima di fiducia, ma anche dai notevoli vantaggi offerti da tassi di interesse prossimi ai minimi storici e da prezzi degli immobili ancora decisamente allettanti. Cala del 2 per cento circa l’importo medio richiesto ma si tratta comunque del valore più elevato degli ultimi 12 mesi.

Importi richiesti e durate

Per quanto riguarda la distribuzione per fascia di importo, le richieste tra 100.000 e 150.000 euro rappresentano la soluzione preferita dagli italiani (circa il 30 per cento del totale), un dato praticamente in linea con il corrispondente periodo del 2020. Al secondo posto (25 per cento) permane la classe di importo tra 150.000 e 300.000 euro, mentre valori al di sotto dei 100.000 euro caratterizzano 4 richieste su 10.

Il fatto poi che quasi 8 richieste su 10 presentino piani di rimborso superiori ai 15 anni fornisce una conferma della tradizionale cautela delle nostre famiglie, che tendono a distribuire la restituzione del finanziamento su un orizzonte temporale decisamente medio-lungo, nel tentativo di diminuire quanto più possibile il peso delle rate sul bilancio familiare.

Chi c’è dietro le richieste

Quanto alle età dei richiedenti, le uniche fasce ad aver riportato un incremento sono quella compresa tra i 18 e i 24 anni, arrivata al 4 per cento rispetto al 2 di un anno fa, e quella tra i 25 e i 24 anni, con il 25 per cento del totale contro il 24, dell’aprile 2020. Una delucidazione della dinamica in atto potrebbe essere individuata nella minore incidenza delle surroghe tra le fasce di popolazione più giovani. Considerando la recente stipula dei contratti, per il prossimo futuro ci si può aspettare un nuovo consolidamento del peso di questo segmento di clientela grazie anche alle garanzie statali e alle agevolazioni allo studio per favorire l’acquisto della prima casa da parte degli under 35.

Francesco Megna, autore di questo articolo, è commerciale settore banking

Foto da rawpixel.com

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