
Legge elettorale, la discussione alla Camera slitta a martedì 18
È slittato a martedì prossimo 18 febbraio l’esame alla Camera della legge elettorale in calendario per oggi. La richiesta è stata avanzata dal Pd, che però aveva pensato solo uno slittamento di 48 ore, attraverso il capogruppo Pd in commissione Affari Costituzionali Emanuele Fiano, dove oggi sono stati esaminati gli emendamenti: «Ho avanzato al Presidente Sisto la richiesta di un rinvio dell’esame degli emendamenti in modo che venissero accolte le sollecitazioni espresse già da ieri da tutti i gruppi, sia di maggioranza che di opposizione. Si tratta di un lieve slittamento che consente a tutte le forze politiche di giungere all’esame in aula con una conoscenza più approfondita di un provvedimento importantissimo per il paese e l’esercizio della democrazia» ha spiegato Fiano. A quel punto si è riunita la conferenza del capigruppo che ha votato all’unanimità per la settimana prossima con il sostegno anche dei partiti più piccoli.
450 EMENDAMENTI. Oggi sono stati approvati i tre emendamenti presentati dal presidente della commissione e relatore della legge Francesco Paolo Sisto, frutto dell’accordo Renzi-Berlusconi. Ma attualmente sono al vaglio del comitato 450 emendamenti (ecco la motivazione ufficiale della richiesta del Pd per lo slittamento), sebbene si considera che molti di essi potrebbero essere ritirati nel momento in cui si confermerà la tenuta dell’accordo Berlusconi-Renzi, lo stesso Fiano ha chiesto che venga fissato il termine per la presentazione dei subemendamenti. Curiosamente Fiano ha specificato che sarebbe bastato avere solo qualche giorno di tempo, e chiesto di fissare il termine subito dopo la direzione del Pd di giovedì (quella in cui si dovrebbe decidere anche il destino del governo). La richiesta è stata accolta e la data è stata fissata per venerdì 14 febbraio.
L’AMMONIMENTO DI RENZI. Prima che Napolitano incontrasse Letta, stamattina Renzi aveva incontrato i parlamentari del Pd. «Se salta la legge elettorale salta l’Italia. E giovedì si decide sul governo» ha ammonito il segretario. La riunione sarebbe stata aperta dal capogruppo alla Camera Roberto Speranza che ha suggerito che «le elezioni a breve sarebbero un errore». Renzi ha sottolineato nell’incontro che «L’Italicum è la risposta della politica alla crisi istituzionale, ma a è anche la risposta a spinte economiche e sociali» e ricordato che «non serve solo la legge elettorale, ma anche la riforma del Senato e del Titolo V per dare una risposta della politica». Il segretario ha concluso con un attestato di stima al premier, che ha citato: «Io mi fido della squadra del Pd: o questo passaggio lo portiamo a casa o salta l’Italia. Non è un passaggio semplice, si deve uscire come squadra, o lo portiamo a casa, o si indebolisce tutto il Paese»
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