
L’ennesimo invito a un matrimonio? Fingetevi malati
Primavera, stagione di matrimoni, di cassette della posta piene di partecipazioni e inviti. Una volta appreso della data della carissima amica delle elementari, mai più vista dall’ultima pizzata di classe, dalla gioia si passa subito al chiedersi “Ma è proprio necessario che io ci vada?”. Se cercate un buon motivo per non presenziare a tutti i matrimoni ai quali sarete invitati nei prossimi mesi, la scusa migliore è quella economica. Sì, perché a spendere quel giorno non sarà solo il padre della sposa, ma anche gli ospiti. E non è un modo di dire, ma il risultato di uno studio di una società che si occupa di party planner.
AGGHINDARSI. Una donna, se invitata a un matrimonio, lo vedrà come un’occasione sociale imperdibile per mostrarsi al meglio. Le sue spese cominceranno da nuovi accessori, nuovo taglio di capelli, nuovo paio di scarpe, nuovo abito. Difatti le donne spendono in media il 19 per cento in più rispetto agli uomini per agghindarsi per un ricevimento.
E LA BABYSITTER? C’è poi da mettere in conto la spesa per l’addio al celibato e nubilato e gli eventuali regali. Che sono ben distinti dai doni di nozze, per i quali in media si spende 80 euro. Prezzo che sale di molto se siete i fortunati prescelti per il ruolo di testimone, in tal caso preparatevi a versare circa 350 euro sul conto degli sposi. Nel caso in cui aveste dei figli, c’è da calcolare anche le ore della babysitter o, se il matrimonio si svolgesse lontano da casa, il costo dell’albergo e degli spostamenti. Totale previsto: 1550 euro. Roba da fingersi malati.
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