
Letta incontra Napolitano: di cosa parleranno
Confermato per oggi pomeriggio l’incontro tra il premier Enrico Letta e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si terrà al Quirinale: a preannunciarlo era stato lo stessa Letta, venerdì, da Vilnius, dove si trovava per stringere nuovi accordi commerciali per l’Italia. Letta è stato informato dell’incontro che venerdì si era tenuto tra Napolitano e una delegazione di Forza Italia, in cui il presidente aveva fatto presente che ci sarebbe stato il passaggio parlamentare, per “vidimare” la fiducia al governo di larghe intese, dopo la decadenza di Berlusconi. Il premier ha anticipato la richiesta di posticipare il passaggio parlamentare a dopo le primarie del Pd dell’8 dicembre.
AGENDA 2014. Letta nel corso del colloquio di oggi probabilmente sottoporrà anche al preisdente della Repubblica l’agende delle riforme che vorrebbe varare nel 2014 in accordo con il Quirinale, con una strategia d’attacco rispetto al nuovo assetto dell’opposizione che ha visto l’ingresso nelle sue fila di Forza Italia. Letta escluderebbe l’ipotesi di un rimpasto governativo, fatta eccezione per quei pochi sottosegretari di Forza Italia (o alleati) che si sono dimessi.
RIFORME COSTITUZIONALI. Piatto forte del giorno nell’incontro al Quirinale è sicuramente il tema delle riforme costituzionali: dalla modifica del bicameralismo alla riduzione del numero dei parlamentari alla modifica, soprattutto, della legge elettorale. Quest’ultimo è il tema più scottante, dal momento che proprio domani, 3 dicembre, la Corte costituzionale si pronuncerà sull’ammissibilità del ricorso contro il Porcellum. Già oggi in Senato è partita la corsa contro il tempo e si conta di avere qualche novità intorno alle 20 quando inizierà la riunione della commissione I Affari costituzionali che deve votare un ordine del giorno Calderoli favorevole al ritorno al Mattarellum con un premio di maggioranza. A Palazzo Madama c’è però scetticismo sul fatto che stasera si arrivi al dunque, prima delle primarie Pd e del voto di fiducia al governo. Per quanto riguarda le altre modifiche alla Costituzione, si tende ad escludere l’idea di istituire un Comitato per una procedura di revisione costituzionale accellerata, dato che mancherebbero i numi dopo il forfait di Forza Italia alla pattuglia governativa. L’ipotesi alternativa sarebbe un disegno di legge costituzionale, che sarebbe approvato con procedura normale, e che prevederebbe una sola Camera e il Senato trasformato in camera delle autonomie e delle Regioni.
LA PATTUGLIA DEI SOTTOSEGRETARI. Al momento, dopo la decadenza di Berlusconi e il passaggio ufficiale di Fi all’opposizione, si sono dimessi però solo due dei sei sottosegretari fedelissimi a Berlusconi: Gianfranco Micciché, sottosegretario alla Semplificazione, e quello agli Affari regionali e autonomie, Walter Ferrazza (del Mir). La sottosegretaria al Lavoro Jole Santelli ha presentato le dimissioni nelle mani di Berlusconi, ma non ancora a Palazzo Chigi. Nessuno degli altri rinuncia o intende rinunciare all’incarico.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!