Li fa esistere Silvio

Attorno alla figura di Silvio Berlusconi hanno ottenuto visibilità amici e avversari. Questi ultimi hanno beneficiato, di spazi televisivi, colonne sui quotidiani ed imprevisti e imprevedibili successi di pubblico. Berlusconi è stato in questi anni la manna per i comici alla Guzzanti, il guru ispiratore per i pseudo comunisti alla Rizzo, la linfa vitale per i quotidiani che, in sua assenza, avrebbero dovuto continuare a regalare cassette cinematografiche e ramoscelli d’ulivo. Se solo questa schiera di soggetti avesse un minimo d’onestà, un modesto senso critico e una sana visione della realtà, dovrebbe omaggiare Silvio con il più classico dei: “Grazie di esistere”. Immaginate la politica d’oggi senza il “demone” per eccellenza. Il quotidiano di Furio Colombo sarebbe ancora una volta sulla soglia della bancarotta, Luttazzi sosterebbe ancora in Rai deglutendo finti escrementi e Giorgio Bocca non avrebbe più scritto un libro da almeno una decina d’anni. Fortunatamente per tutti costoro, Silvio c’è! Grazie a lui, anche i concetti più banali hanno trovato spazio e pubblicità sui maggiori media nazionali. Ogni situazione, ogni aspetto della vita politica è stato utilizzato per dar fiato alla voce dei “dissidenti”. Il Cavaliere va a Nassiriya e i commenti sono: «è fuori tempo massimo». Il Cav. non va a Nassiriya: «Non ha neppure il coraggio di andarci in quell’inferno». Il Cavaliere non rispetta il programma elettorale: «Ha disatteso le speranze degli italiani». Lo rispetta alla lettera: «Se Berlusconi farà tutto quello che ha promesso, l’Italia farà la fine dell’Argentina». Berlusconi raramente presenzia con la moglie alle cerimonie istituzionali: «Veronica è segregata!». La porta con sé, ed ella mantiene relazioni sociali con gli astanti: «Silvio ha le corna». Il Presidente del Consiglio si fa il lifting: «è un narciso, non accetta il trascorrere degli anni». Non si rifà nulla: «Ha capito che la sua avventura sta per finire». Se costoro fossero soltanto un po’ realisti capirebbero che augurare lunga vita al Presidente augurarla a se stessi. Purtroppo, non si vogliono bene.