
L’IDENTITA’ DI MARCOS
Succedono cose strane in America Latina…
L’Associazione dei Lavoratori senza terra di San Paolo è guidata da Marcos Zerbini, avvocato e consigliere comunale della città di San Paolo, e da sua moglie Cleuza Ramos, presidente dell’Associazione. La storia di Marcos e Cleuza ha origine agli inizi degli anni ’80. Favelados essi stessi e appartenenti a un movimento di rivendicazione che esigeva dal Governo la costruzione di case popolari, invece di aspettare da altri una risposta, con un gruppo di 18 famiglie, hanno comprato un grande terreno e lo hanno diviso per la costruzione delle case. Da lì nasce un movimento popolare che ha come scopo principale quello di dare una casa ai più poveri di S. Paolo. Questa esperienza è andata moltiplicandosi e attualmente esistono già 14 lotti costruiti che ospitano 12.500 famiglie, e l’Associazione ha strutture sanitarie di base e ha stipulato convenzioni mediche a prezzi accessibili e convenzioni con università per ottenere borse di studio. Tutti i mesi vengono fatte delle riunioni per discutere su educazione, sicurezza ed educazione civica. Inoltre da poco Marcos è stato rieletto per il mandato di consigliere comunale con 41.488 voti.
Nell’agosto 2001 avviene un fatto nuovo: Zerbini e sua moglie incontrano il movimento di Cl attraverso Alexandre Ferrari, medico pediatra, nominato dall’Università Federale di San Paolo assistente sanitario per la regione di Pirituba, nella zona ovest della capitale paulista. Da questo incontro nasce un’amicizia e, nel settembre del 2003, Zerbini e Cleuza partecipano al primo Meeting Latino-Americano della Compagnia delle Opere a Rio de Janeiro, dove Zerbini in un suo intervento afferma: «Ho scoperto che non siamo soli al mondo, perché chi fa questo tipo di lavoro sociale generalmente sperimenta un sentimento di grande solitudine. E quando tu vedi altre persone, ognuna con la sua caratteristica e col loro modo di essere, che cercano di costruire un mondo migliore facendo il proprio lavoro, questo è di conforto».
Pur in piena campagna elettorale per la candidatura al secondo mandato come consigliere comunale, nell’agosto scorso Zerbini e sua moglie decidono di andare in Italia e partecipare al Meeting di Rimini per conoscere un po’ di più Cl e la Compagnia delle Opere dove restano meravigliati per quella gioia ed entusiasmo dei giovani che desiderano vedere anche negli abitanti delle loro comunità. Così nel settembre scorso, durante una festa organizzata come aiuto alla sua campagna elettorale Marcos dice: «Voi dite che sono amico di Cl; ma io sono di Cl» perché ciò significa dare un nome e identificare la sete di infinito che da sempre li ha caratterizzati, perché come ha detto Cleuza «non basta avere la casa». Comincia una seconda parte della storia, non meno affascinante della prima, insieme.
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