L’imperatore di Portugallia; Ruggine Americana; Elon Musk

L’imperatore di Portugallia

«Per quanto vecchio diventasse, Jan Andersson di Skrolycka non poté mai stancarsi di raccontare di quel giorno in cui la sua bimbetta era venuta al mondo». Svezia, un paesino di contadini sperduti nel ghiaccio, una bambina cambia la vita al padre. Anche quando lei se ne va e la follia diventa attesa:

– Quando uno abita nelle Valli della Nostalgia non si accontenta più delle cose terrene, ma è costretto ad andare in cerca delle stelle. Non c’è scelta, dovrai andarle a cercare anche tu, ora.

– Ma io mi accontento di quel che si trova sulla terra.

– Zitto per carità! Credi che io sia cosa matta da voler prendere le stelle che sono rimaste in cielo? Io cerco solo quelle che sono cadute.

Una storia d’amore, da leggere.

Salma Lagerlof, Iperborea, pp 268, euro 17

 

Ruggine Americana

Romanzo d’esordio cui seguirà Il Figlio, da cui verrà tratta una fortunatissima serie.

Pennsylvania, nella vecchia cintura americana, a metà strada tra il sole dell’ovest e i soldi di New York. Il sogno esiste ancora ma è ormai un cancello con la ruggine addosso. Così Isaac, un ragazzo che prova a fuggire a un destino fatto di ossido e ferro, e Poe, un ex talento del football, partono insieme: «Come ti insegnavano al corso di salvataggio, devi salvarti prima tu per poter salvare gli altri».

Philipp Meyer, Einaudi, pp 388, euro 13,5

 

Elon Musk, l’uomo che sta creando il futuro

Non è una autobiografia. Ma gli assomiglia molto se per scriverla hai intervistato chiunque sia amico o vicino a mister Tesla, o mister SpaceX. E se per convincerlo a rivederla prima di pubblicare gli hai detto: «O collabori o questa cosa esce». Ed Elon collabora. E viene a incontrarti in un ristorante di pesce in California. Entra, ti guarda e sai cosa ti chiede?

Sai cos’è la prima cosa che ti chiede? Eccola: «… secondo te sono pazzo?».

Ashlee Vance, Hoepli, 371 pp, 24,9 euro

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