
LIVORNO CABARET
Lo confesso, mi avete spiazzato ancora una volta, compagni e amici di Repubblica. Fantastica la vostra ultima scoperta: “la simpatica tifoseria”, politicamente corretta. Se ne sentiva la mancanza? Neanche un po’, ma adesso c’è. Prima che arrivassero i 7mila del Livorno con le bandane a San Siro, prima che cantassero “Bella ciao” nulla era «rimasto nella storia del tifo ma anche del cabaret». La simpatica tifoseria insulta il prossimo col vernacoliere e quindi non un vero e proprio insulto. La simpatica tifoseria ha la maglia della salute con la faccia barbuta del Che stampigliata e quindi non come le altre, impegnata. La simpatica tifoseria si mette la bandana per ridere del potere, come se la perdita dei capelli e il trapianto fossero di destra. La simpatica tifoseria ha un mucchio di diffidati per fatti violenti (più di 200), ma si tratta di bravi ragazzi vittime della repressione. La simpatica tifoseria ha un presidente che di soldi ne ha quasi come Berlusconi, però invece delle barzellette dice “belan” in diretta tv e allora è naif. La simpatica tifoseria mette questo striscione: “11/09/04: abbattetelo”. Leggermente al limite del buon gusto, ma è cabaret. Da adesso in poi, però, vale tutto, compagni e amici. Domenica a Brescia urlavano: “Cannavaro terùn”. Razzismo? No, un dato di cronaca.
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