Lo [link url=https://dev.tempi.it/lo-spot-che-racconta-la-pazzia-di-essere-padri-e-madri#.Uws6m_R5NQY]spot[/link] che racconta la “pazzia” di essere padri e madri

Di Antonio Gaspari
24 Febbraio 2014
Due réclame di Hero e Ikea mostrano per immagini le fatiche e le gioie dei genitori. Un pizzico di sentimento e un po' di marketing (ovvio), ma anche un messaggio positivo

Tratto da Zenit.org – Qualcosa di incredibile sta accadendo nel mondo della comunicazione pubblicitaria. Dopo la Unilever, la Coca-Cola e la Procter & Gamble anche la Hero e l’Ikea stanno diffondendo in rete degli spot in cui si realizza la gioia e la bellezza della famiglia e della vita.

In queste pubblicità, si nota chiaramente come stia cambiando il modello culturale di riferimento. La multinazionale agroalimentare svizzera Hero, famosa per le sue marmellate, ha diffuso un video che sta suscitando scalpore tra i naviganti della rete.

Lo spot ha per titolo La locura de ser padres che si può tradurre come La pazzia di essere genitori. Il video inizia con la scoperta da parte di una mamma di aspettare un bambino. Procede quindi con la nascita e le immagini familiari, durante i quali una voce fuori campo racconta che è un tempo di “pazzia” dove per il padre e la madre tutto cambia.

Il tempo non è più tuo. Lo spazio in camera è occupato dalla culla. L’auto si riempie di giocattoli e bisogna aggiungere un seggiolino porta bimbo. Anche il letto non è più tuo. Nell’intimità tra te e tua moglie c’è uno spazio occupato da un bambino. E poi la pazzia di giocare con questo esserino, il tempo dedicato per vestirlo, lavarlo, dargli da mangiare.

La vita del padre e della madre è stravolta dalla novità. Ma – dice la voce fuori campo – seppur con tutte le difficoltà, “la vita con un bambino non la cambieresti con nulla al mondo”. “Anzi questa è la cosa più fantastica della tua vita”.

Uno spot che esprime le difficoltà e il sentimento che provano ogni uomo e donna di fronte alla nascita e alla vita insieme a quegli angeli che si chiamano bambini o bambine. Uno spot a favore della vita e della famiglia tra i più belli. Si consiglia di farlo vedere a chi frequenta i corsi prematrimoniali.

Il Gruppo Hero è un’azienda multinazionale che lavora nel settore agroalimentare. Produce frutta, confetture, marmellate, alimenti per l’infanzia e per celiaci, barrette ai cereali e decorazioni per dolci. Il gruppo ha la propria sede in Svizzera ed è presente in oltre 50 Paesi (30 con proprie strutture ed in altri 20 mediante l’export dei propri prodotti).

Il sito spagnolo Religión en libertad riferisce, inoltre, di un altro annuncio pubblicitario a favore della vita e della famiglia dell’Ikea, che ha ricevuto finora più di un milione di visite. Lo spot inizia con due genitori che guardano preoccupati la figliola sullo scuola bus.

Poi in un’altra scena un altra donna guarda il test di gravidanza e scopre di essere incinta. Il marito reagisce benissimo, l’abbraccia, ride, la bacia. Poi la gravidanza va avanti. Il marito è premuroso. La mette a letto e la ricopre di attenzioni. Gli mette il cuscino sotto le gambe che potrebbero gonfiarsi. Gli accarezza il pancione. Insieme dalla ginecologa, moglie e marito osservano sul video dell’ecografia il viso del bambino che cresce. E poi la scena del parto, le prime cure.

Il papà che tiene in braccio la piccola, che cambia i pannolini.La mamma che la culla e la tiene ìn braccio, la bimba che si addormenta ridendo. E poi altre scene con altre famiglie giovani, in cui si vedono crescere i bambini e le bambine, o una bimba che piange perché ha fame e si placa quando ottiene il biscotto da mangiare, o ancora la famiglia riunita intorno ad un piccolo tavolo, con mamma e papà che insegnano a scrivere e disegnare al piccolo. E poi giochi insieme sul lettone, il piccolo che impara a bere da solo, che aiuta i genitori ad asciugare i piatti, che legge insieme alla mamma prima di dormire.

Un’altra scena mostra una famiglia con tre femminucce che festeggiano un compleanno. La panna sul naso, candeline accese, canti e festeggiamenti. Anche la famiglia con il maschietto cresce, adesso i bambini sono due: giocano e bisticciano. Uno piange, ma è consolato dal papà.

Scene con i bambini che vanno a letto la sera e che la mattina fanno colazione con i genitori prima di andare a scuola. Tutto si conclude con una mamma che saluta il papà che accompagna le bambine che vanno a scuola. Ed infine appare il logo dell’Ikea. Le scritte sono in cinese, ma il significato è chiaro: la famiglia, soprattutto se arricchita dalla presenza di bambini e bambine, significa allegria e gioia.

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9 commenti

  1. Marta

    Erika, magari con un gesto davvero al di fuori di pregiudizi e schematismi potrebbe andare al convegno a vedere cosa hanno da dire quelli che la pensano diversamente da lei.
    Rispetto alla par condicio, invece, il suo ragionamento non regge. La pubblicità non può vivere di par condicio: punta proprio a presentare quel prodotto migliore di tutti gli altri, collocandolo nella situazione in cui può apparire tale. Oppure la hero alla fine dello spot dovrebbe scrivere “….ma alla fine tutte le marmellate sono buone uguali”… Ma andiamo. E rispetto alla scelta di usare una famiglia con mamma e papà, non ci vedo nulla di cattivo che toglie qualcosa alle coppie gay o le giudica. Sposarsi e avere dei figli resta una “pazzia” ed è un messaggio immediatamente comprensibile alla maggior parte della popolazione, ecco tutto.

  2. VivalItalia

    Non curarte de erikat ma presta attenzione a sto convegno:

    DIFFERENZA UOMO-DONNA: LA SCOPERTA DELL’IDENTITA’ SESSUALE E AFFETTIVA
    martedì 25 febbraio – ore 17,30

    L’incontro avrà luogo presso l’Aula Pio XI largo A. Gemelli 1 Milano

    1. ErikaT

      differenza uomo donna e quale sarebbe??? certo spiegare a certa gente che la differenza è nei singoli caratteri sarebbe troppo arduo, loro sono ferme a uno schematismo sessuale che mette i brividi

  3. ErikaT

    Spero che, per par condicio, ci siano anche immagini di coppie gay con figli ( ormai sono anche tante )

    1. GabsTheFabs

      Si come no…Con provette e siringhe e altre tecnoporcherie al seguito. Ma mi faccia il piacere!

      1. ErikaT

        Ah, quindi lei è contro la fecondazione assistita anche per coppie etero??

    2. G.L.

      Voi siete una minoranza. Lo 0.X % non rappresenta la regola, quindi non vedo perchè dare tanta importanza ad una realtà marginale come quella delle “famiglie” gay.

      1. ErikaT

        quindi anche la minoranza cattolica in cina è giusto discriminarla nevvero??

        1. G.L.

          1) Da quando apparire in uno spot televisivo è un diritto?
          2) I cattolici cinesi non potrebbero di certo sentirsi discriminati solo perchè non appaiono in uno spot dato che sono una minoranza.

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