L’uomo reale

Di Giorgio Vittadini
23 Maggio 2002
Il super ministro dell’economia ci dice che tutto va bene, il leader del sindacato dei “pensionati”

Il super ministro dell’economia ci dice che tutto va bene, il leader del sindacato dei “pensionati”, grazie ai suoi “scioperi politici”, annuncia nuove e più avanzate conquiste per i “lavoratori”. Ascoltandoli ci accorgiamo che ci stiamo sbagliando quando:

a. ci preoccupiamo della crisi della Fiat, del tasso di forza lavoro più basso d’Europa, del permanere di un tasso di disoccupazione altissimo al sud, del calo di produzione industriale, delle donne e dei disoccupati cinquantenni che non trovano lavoro, della diminuzione vertiginosa della grande industria italiana;

b. ci accorgiamo che parecchi giovani laureati trovano lavoro, ma dopo due anni scoprono di essere sottoccupati e senza prospettive;

c. constatiamo che dopo un anno di parole nessun provvedimento è stato preso per il mercato del lavoro e ormai si trova una occupazione quasi solo con il lavoro interinale;

d. ci stupiamo che pur essendo d’accordo quasi tutti su quasi tutto ciò che riguarda il nuovo mercato del lavoro, i falchi del governo e del padronato, i barbuti nipotini del ’68, hanno bloccato qualsiasi tentativo di riforma per bisticciare sull’articolo 18;

e. segnaliamo che l’uomo concreto, reale, quello che cerca lavoro e che aiuta a trovarlo, pensa di essere preso in giro.

Le nuove “grida” di spagnola memoria prodotte da sindacalisti, ministri, confindustriali, parlano chiaro: tutto è a posto… Che Renzo smetta di lamentarsi!

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