
Lupi: «No alla scissione nel Pdl. Governo avanti fino al 2015. Alfano sfiderà Renzi»
In un’intervista pubblicata oggi su Avvenire, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi parla a tutto campo della situazione politica, della manovra di stabilità e delle frizioni all’interno del suo partito, il Popolo della libertà.
LA MANOVRA E LE PROTESTE. Secondo Lupi la manovra non rischi a uno stravolgimento: «Il governo ha fatto una proposta, ma ora non ha nessuna intenzione di ritirarsi dalle proprie responsabilità. Ascolteremo, rifletteremo, ma diremo anche con forza alla maggioranza qual è la strada da percorrere. Oggi non c’è uno che vince e uno che perde. Oggi c’è una sfida che impone un impegno corale per risollevare questo Paese ancora così malandato». Il messaggio è rivolto sia a Confindustria («teme porcate? Dico con chiarezza al mio amico Squinzi che il Parlamento non fa porcate, saprà sostenere questa legge di stabilità e migliorarla») sia a i sindacati («in un momento così complicato non serve uno sciopero»).
Il ministro difende l’operato dell’esecutivo, nega che siano state messe delle «clausole di salvaguardia» («Se dovessimo avviarle avremo perso la nostra partita e sarebbe giusto andare a casa») e ammette che «quattordici euro al mese sono pochi. Ma i soldi che abbiamo trovato non saranno distribuiti a pioggia. Era quello che si poteva fare e sarebbe stato sbagliato dire mettiamo 11 miliardi solo per il cuneo fiscale. Però nel 2014 possiamo accorpare le dodici mensilità e metterle nelle buste paga in un’unica tranche. Io sono strafavorevole e credo che il governo possa muoversi per questo obiettivo».
ALFANO NON E’ UN TRADITORE. Per quanto riguarda le fibrillazioni sul governo e all’interno del suo partito, Lupi dice che «la crisi di governo è una pagina chiusa, archiviata. Tre settimane fa si è votata una fiducia al governo Letta e con quel voto si è preso un impegno chiaro: attuare il programma e lavorare fino al marzo 2015. Solo in quel momento faremo una verifica insieme e tireremo le somme. È questa la strada e non c’è spazio per nuove tentazioni: non capirlo renderebbe soltanto deboli governo e Paese».
Difende Angelino Alfano dall’accusa di tradimento: «Non ha pugnalato alle spalle nessuno. Alfano (e con lui noi ministri del Pdl) ha evitato che Berlusconi commettesse un errore che lo avrebbe marginalizzato. Una crisi di governo sarebbe stata un tradimento alla nostra storia e avrebbe portato il Pdl su posizioni estremiste che non appartengono alla mia cultura politica, ma soprattutto a quella di Berlusconi. Lui è sceso in campo per unire i moderati e oggi quel progetto è più che mai attuale.
IL PPE CHE SOGNO. Per questo la prospettiva è la costruzione di un Ppe italiano, che è realizzabile solo «con un Pdl forte. Capace di declinare la sua alternatività alla sinistra. E di essere casa per sensibilità e identità diverse. Nel Ppe che sogno c’è la destra moderata, la Lega, un’area cattolica, la società civile… È questo il progetto, anzi è questa la sola strada possibile: è correre verso un bipolarismo maturo, depurato da cattiverie».
Quindi, secondo il ministro è «folle» una scissione del Pdl «sarebbe solo la sconfitta dell’area moderata e del progetto politico di Berlusconi. La nostra prima sfida è unire e allora via gli equivoci: l’obiettivo non è un centrino e nemmeno un centrone. Non è un partito con Casini e Mauro. È un Pdl dove possano trovare spazio sensibilità diverse». Anche a quelle di «Daniela Santanchè», che può essere un valore, ma quella sensibilità non può diventare la linea politica. Insisto sulla linea: non può essere quella estrema che si affaccia dietro certi attacchi al capo dello Stato. Ma questo è un rischio che non c’è: nel Pdl la linea della responsabilità e della moderazione è nettamente maggioranza».
BERLUSCONI E MONTI. Quindi alle prossime elezioni europee la sfida sarà tra Alfano e Renzi, «e vediamo come finisce. Alle europee abbiamo sempre candidato Berlusconi, spero che il presidente possa essere ancora in prima fila, ma se non c’è…». Appunto, siamo al nodo decadenza, che scatterà tra poco per Berlusconi. : «Per altri – dice Lupi – la legge Severino non sarebbe stata applicata. O comunque non sarebbe stata applicata così. Con Berlusconi si stanno usando metodi mai usati nella storia di questo Parlamento. Penso alla compressione dei tempi, alla sfrenata accelerazione della discussione, alla mancanza di qualsiasi approfondimento. Ho un messaggio al Pd. A Epifani e a Renzi: è il momento di liberarsi dall’idea della politica che vede l’altro come il nemico».
Da ultimo una battuta su Monti: «Mi rattrista la sua parabola politica. Monti aveva due possibilità: o entrare in campo per unire i moderati o restare fuori per servire il Paese. Ha fallito e ora è fuori. Ha pagato ambiguità e tatticismo. E poi non si mette insieme qualcosa che non è unito da un’identità forte. Scelta civica era un progetto astratto lontano dalla realtà del Paese e della gente. Ora tutto è drammaticamente chiaro, ora quella formazione è già storia del passato».
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16 commenti
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Ma l’area commenti da Facebook è disattivata, o è solo a me che non appare più?
Berlusconi ha fatto il suo tempo. Sono sempre stato elettore di centrodestra e moderato. Credo che il leader si possa cambiare e anche spesso. E’ piu’ interessante il programma e sono interessanti i risultati. C’e’ bisogno di aria nuova. Berlusconi e’ certamente un perseguitato, ha ragioni da vendere. Ma ormai e’ questione di pancia. Vedere le zombie tipo Santanche’ poi fa veramente pena. Cambiate palinsesto prima che la gente cambi canale.
Ma l’area commenti da Facebook è disattivata, o è solo a me che non appare più?
Spero che tutto il fibrillare su che fine faranno i due partiti maggiori non sia un diversivo per non fare le ormai famigerate riforme che entrambe hanno promesso in campagna elettorale. Perlomeno quelle condivise: ricordo una diminuzione dei parlamentari (che è un segno, ma non è importante), fondamentale sarebbe il superamento del bicameralismo perfetto. Non bastano 600 “onorevoli” per stabilire se una legge va bene oppure no? ce ne vogliono 900… ok, ma tutti nella stessa camera.
Trovate questa legge elettorale, scrivetela, discutetene e votatela in tempo utile per usarla quando il mandato attuale è scaduto. Lo sappiamo che una volta votata sarebbe la fine del parlamento, ma almeno parlatene e portatela avanti. Lupi, anche tu sarai giudicato per come ha agito TUTTO questo governo, e più per quello che non avrete fatto – che ad oggi è parecchio!
Riguardo alle nuove imposte tasse, ecc faccio solo presente che avete dimenticato le famiglie con figli, le uniche a far crescere il paese, riducendo ancora di più il loro potere di spesa a favore della prole; se ti sembra coerente con quanto vai dicendo da anni…
caro paolo, chiedere la riduzione dei parlamentari ai parlamentari? chi si ricorda della devoluzione e del referendum degli statalisti e parassiti? e federalismo, costi standard? basta raccontare balle e illusioni:
io invece penso che un centrodestra allineato sulle posizioni del partito popolare europeo riporti astenuti, renziani illusi montiani pentiti e grillini delusi di nuovo a sostenere un progetto per una società dove è necessario costruire anziché contrastare e che i falchi faranno la fine di Fini Di Pietro e Monti …
@sig Silvia Toniolo
Lei potrebbe essere l’editorialista del Giornale infatti ripete le stesse cose che oggi il suo direttore Sallusti, amico delle procure come Travaglio, (nel corso del G8 di Napoli fu lui a dare la notizia che il SIG BERLUSCONI era indagato) scrive sul Gionale ora di proprietà della famiglia Berlusconi,quindi non affidabile.
Poi lei forse non sa che Formigoni nel 1984 viene eletto al Parlamento europeo (con oltre 450 000 preferenze è il primo degli eletti nelle liste della Democrazia Cristiana) cioè quando il suo idolo Sig Berlusconi si occupava di televisioni e di mattoni e non di politica.
Forse non sa che il Mario Mauro dal 99 al 2009 viene eletto si nelle liste di FI e PDL, ma bisognava scrivere sulla scheda elettorale il suo nome e cognome, Nel 2009 vienne eletto Parlamentare europeo per la terza volta. In 10 anni di attività politica raddoppia le sue preferenze (grazie all’aiuto dei suoi pochi amici): dalle 99.247 del 1999 alle 159.290 del 2009.
Sono un elettore del centrosinistra e vorrei chiederle una cosa. Lei dice che nel 2009, dopo 10 anni da deputato europeo, Mauro incrementa le sue preferenza di circa 60.000 voti. Detto questo mi può dire che cosa ci siamo persi, nell’attività di deputato europeo dell’onorevole Mauro, che ci doveva indurre ad aggregarci ai 60.000? Secondo me queste esplosioni di voti non sono sempre legate ai meriti del candidato ma vengono
“pilotate” dalle segreterie dei partiti. A cercare bene penso non sia difficile trovare episodi simili anche nel PD. Se mi permette una battuta, non per fare polemica, chissà quanti dei 160.000 che lo hanno votato sono stati felici di vedere che non ha terminato la legislatura per andare a chiedere a Monti, così dice Monti, un posto nel nuovo movimento.
Sig Lupo elettore di sinistra scusi di centrosinistra
le ho fatto un copia incolla di alcune cose fatte da MARIO MAURO durante il suo mandato elettorale europeo.
Poi le ripeto che sulla sheda elettorale bisognava scrivere il suo nome e cognome (quindi bisognava dare una preferenza) e come lui stesso dice è stato eletto grazie alla campagna elettorale fatta a tappeto da alcuni suoi amici con il motto “MAURO SONO IO”
Dove lui si sia collocato non mi interessa l’importante è che faccia politica per un BENE COMUNE, perchè io ho votato una PERSONA E NON UN IDEA in questo caso “io sono Mauro”
La mia priorità è stato sin da subito il Programma Erasmus. Come Vice Presidente della Commissione Cultura mi sono speso per aumentare i fondi a disposizione di un programma che, indubbiamente, costituisce la possibilità di un’esperienza culturale e umana unica nella crescita di migliaia di giovani. Sempre negli stessi anni ho ricoperto anche la carica di Vice Presidente dell’Assemblea UE/ACP, portando avanti la difficile battaglia in difesa dei diritti umani e della dignità della persona, partecipando in prima linea alle missioni organizzate dall’Europarlamento in Sudan, Iraq, Uganda, Papua Nuova Guinea, Palestina, Burundi.Nel 2004, grazie a centinaia di migliaia di amici, sono stato nuovamente eletto eurodeputato e, con il supporto dei colleghi italiani e stranieri, Vice Presidente del ParlamentoL’attività di europarlamentare mi ha permesso di impegnarmi attivamente per la promozione del terzo settore e l’applicazione del principio di sussidiarietà, tema a me molto caro e cardine della Dottrina sociale della Chiesa. Oltre ad essere stato tra i fondatori e co-presidente dell’intergruppo economia sociale, ho promosso il sistema europeo dei Banchi Alimentari presentando la dichiarazione scritta sull’approvvigionamento delle associazioni caritative riconosciute per l’attuazione del Programma europeo di aiuto alimentare ai più bisognosi
La ringrazio per la risposta, ma vorrei farle notare alcune cose.
Mauro forse non se ne accorge ma ha una idea strana della matematica, in quanto dice “grazie a centinaia di migliaia di amici”. Se ha ottenuto “solo” 160mila voti forse gli amici erano meno. Se a lei non interessa dove si è poi collocato probabilmente non penso proprio che sia l’opinione di tutti quelli che gli hanno dato la preferenza. Se penso alle critiche, che il PDL ha fatto all’Europa su svariati temi e vedo poi in sostanza ciò che Mauro dice di aver fatto, mi sembra che abbia mancato di supportare con atti concreti la linea del suo partito.
Lupi rappresenta la versione “per bene” di quel popolino destinato a dire sempre si a Berlusconi, quand’anche ordinasse a tutti di votare il cagnolino Dudù.
Troverebbe che è coerente con i loro ideali e valori.
quando uno nasce zerbino rimane zerbino tutta la vita.
prendi esempio da Mauro che al di la del successo che può ottenere è coerente con ciò che professa e quindi votabile .
I minestroni in cui le identità sono annacquate non sono utili al paese meglio affermarsi per cio in cui si crede che svendersi al sultano.
Basta vedere la distruzione del lavoro del buon governo di Formigoni da parte della lega.
errare è umano piddellare è diabolico
già buttano a mare il teorico rinnovamento da farsi con le primarie. pdl partito del conservatorismo altro che libertà! dal monarca al principe reggente. almeno berlusca lo ascoltavano per le barzellette, ad alfano chi se lo caga?
quindi già buttano all’aria il teorico rinnovamento da fare attraverso le primarie. dalla monarchia al principato. almeno berlusca si faceva notare per le barzellette, alfano chi se lo caga?