
Maledetto ulivismo
Uno spettro si aggira per l’Italia: l’ulivismo! Intendiamoci non è il triciclo, non sono i correntini e i correntoni, poca cosa rispetto a un “metodo operativo” politicamente infantile, blob putrescente di populismo e demagogia, ma di grande effetto propagandistico. Un esempio? Prendete la sanità pubblica nel comprensorio del Luinese (Va), due ospedali con un bacino d’utenza ampio ma non sufficiente per investire risorse in una situazione in cui l’efficienza è diventata una parola sconosciuta. La Regione Lombardia, fedele alla linea della razionalizzazione dei costi, propone la dismissione dei due presidi e la costruzione di un nuovo nosocomio per sopperire alle esigenze dei cittadini. La decisione potrebbe essere contestata in base al concetto che la sanità non può rispondere alle leggi di bilancio di qualsiasi altra azienda. A questa contestazione dovrebbe seguire però un’alternativa possibile nella quale le perdite d’esercizio dovrebbero trovare fondi sicuri nelle casse dello Stato. Nulla di tutto questo compare all’orizzonte. All’input lanciato dalla Regione fanno seguito, sul territorio locale, prese di posizione ferme e decise. I partiti d’opposizione sentenziano “no alla chiusura” e gli stessi partiti (vedi An) che in Regione (con l’assessore Borsani) hanno firmato la delibera si accodano al “no”. Un parziale dietrofront dal Pirellone sembra far rientrare l’emergenza, in realtà siamo in una fase di stallo. L’avvicinarsi delle elezioni amministrative e le elezioni europee riaccendono il focolaio delle polemiche. è qui che l’ulivismo più inverecondo fa la sua comparsa generando l’ammasso buonista di «un Comitato, apartitico e aconfessionale, in difesa dell’ospedale». Che in perfetto stile “partitico” e “confessionale” si dota di uno statuto, di un gruppo dirigente e di un fondo cassa. Peccato che i protagonisti del “Comitato” siano proprio tutti i partiti – ma proprio tutti! – che sul territorio locale muovono le pedine della cosa pubblica, da Forza Italia ai Ds, da An a Rifondazione.
Maledetto ulivismo.
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