Marcia per l’amnistia. «L’Italia fuori dall’illegalità». [link url=https://dev.tempi.it/videogallery/seconda-marcia-per-lamnistia-intervento-amicone]Video[/link]

Di Massimo Giardina
26 Aprile 2012
Tempi ha partecipato alla Seconda marcia per l'amnistia, la giustizia e la libertà. Amicone: «Si è pensato di cambiare un paese depresso con le mani pulite».

[internal_video vid=26469]

Situazione carceri: tutti sanno, ma nessuno parla. A parte quei pochi che ieri, 25 aprile, hanno partecipato alla marcia a favore dell’amnistia, giustizia e libertà partita dal carcere di Regina Coeli di Roma e conclusa in piazza San Silvestro dove, per due ore, si sono susseguiti numerosi interventi sotto la regia dell’onorevole Rita Bernardini. Oltre a persone direttamente coinvolte che hanno portato toccanti testimonianze, sono intervenuti politici, direttori di carcere e il direttore di Tempi, Luigi Amicone. Ha poi concluso l’evento il leader  radicale Marco Pannella che ha arringato la folla per circa un ora e ha comunicato di aver interrotto lo sciopero della fame perché cominciato «da quei delinquenti – ha chiosato ironicamente  – che, sequestrati dallo Stato, dimostrano civilmente, senza bruciare materassi, i loro diritti».

Amicone ha citato Paolo VI: «La politica è la più alta forma di carità» per richiamare il ruolo delle istituzione nella responsabilità verso il problema, contrapponendo il metodo giustizialista che vuole galere per tutti: «Si è pensato di cambiare un paese depresso e sfiduciato con le mani pulite».
I detenuti censiti a fine marzo erano 66 mila, di cui 27 mila senza una sentenza definitiva e oltre 13 persone in attesa di un giudizio di primo grado. Fra questi ultimi ha fatto parte l’onorevole Alfonso Papa che, a sorpresa, è comparso sul palco. Il parlamentare l’estate scorsa era stato incarcerato preventivamente a Poggioreale a seguito dell’inchiesta sull’associazione P4 portata avanti dal pm John Henry Woodcock. Il deputato ha raccontato commosso la sua esperienza nel carcere napoletano in quei giorni 103 giorni di cella.

I direttori dei penitenziari, attraverso il rappresentante Rosario Tortorella, hanno manifestato il loro sgomento sulla situazione del sovraffollamento degli istituti: «Subiscono l’arroganza di quanti non vogliono capire e non vogliono vedere. Occorre una depenalizzazione importante dove il carcere deve costituire l’extrema ratio rispetto ai reati veramente gravi che toccano la sicurezza delle persone. Occorre che la detenzione preventiva sia praticata solo quando è veramente indispensabile e non per accrescere i dati delle conferenze stampa e per rispondere agli umori del momento».
@giardser

Articoli correlati

3 commenti

  1. ALINUTZAAAA

    AMNISTIAAA
    AMNISTIAAA
    AMNISTIAAA

  2. Alessandro

    Gigi, sei il migliore!!

  3. Cippo

    Gigi, sei il migliore!

I commenti sono chiusi.