Mario Mauro difende Formigoni. Ma Repubblica titola un po’ come le pare

Di Redazione
19 Ottobre 2012
"Cl non c'entra niente con lui", titola Repubblica un'intervista all'europarlamentare del Pdl. Una frase virgolettata che non compare nel testo

 “Da Roberto comportamenti inopportuni. Cl non c’entra proprio niente con lui”, così titola Repubblica oggi un’intervista all’europarlamentare del Pdl (e ciellino) Mario Mauro. Mauro ha detto quel che c’è scritto nel titolo? Non proprio. Possiamo considerare quel titolo una “sintesi giornalistica” del pensiero di Mauro? Nemmeno. In nessuna riga dell’articolo appare il virgolettato: “Cl non c’entra proprio niente con lui”.

Repubblica enfatizza un passaggio del ragionamento di Mauro sui “comportamenti” di Formigoni, tralasciando altri aspetti (“nessuno si sogna di buttarlo a mare. Ora è ferito, ma ha fatto della Lombardia una delle regioni meglio amministrate d’Italia”), ma soprattutto Mauro alla domanda maliziosa del giornalista se non sia opportuno che Cl “chieda più moralità” a Formigoni, dà una risposta che più laica non si può: “Cl è un movimento ecclesiale. Le questioni morali si aprono nei partiti”.

Una lezione di laicità al giornale più laicista che ci sia.

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2 commenti

  1. Franco

    Chi ha partecipato da dentro alla macchina elettorale di Cl racconta come fosse organizzata stile Pci vecchia maniera, tutti sapevano perfettamente le cinquine da votare e da far votare”
    Basterebbe solo questa frase per sconfessare l’ameno giornalista del fu glorioso Corsera. Sono ciellino da 35 anni (don Gius mi ha letteralmente “salvato” la vita, nel senso che ha dato un senso a tutta la mia giornata), ma questo può non interessarvi. Quello che invece penso che vi interesserà è l’informazione che posso darvi con la massima plausibilità (testimone oculare). Ebbene, mai (dico mai) in 35 anni il Movimento mi ha dato un nome (che è uno) da votare (altro che cinquina?!). Il movimento si limitava e si limita a dare dei criteri, che ognuno può seguire o no, secondo coscienza e libertà. Tralascio le altre amenità che il Nostro tenta di inculcare al popolo bue, forse in buona fede, ma è difficile crederlo. Però lo capisco, perchè deve pur guadagnarsi la pagnotta, dato che risponde ad un padrone. Ma noi, cari amici, non dovremmo avere i paraocchi. Dovremmo sapere (e a chi non lo sa lo dico io adesso) che CL è un movimento ecclesiale, non politico (forse da non confondere con Sant’Egidio, come fa l’amico giornalista). Se io voglio entrare in politica lo faccio liberamente e mi assumo tutte le responsabilità. Se sono bravo non è merito di CL, ma un poco mio e molto della Grazia di Dio; se sono farabutto (e deve dimostrarlo la magistratura, non alcuni giornali ) non è colpa di CL, ma tutta mia. Mi sembra lapalissiano, ma si continua a far finta di non capirlo. Se un mio amico si candida, non lo vota CL, ma lo voto io perchè è un amico. E’ tanto difficile capire questo? E poi, amici miei, ci siamo così imbarbariti da aver completamente smarrito la capacità di una sana “pietas”? Anche perchè, come disse quel Tale, “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Cordialmente, Franco

  2. Daniele, Napoli

    personalmente faccio anche fatica a capire perché quando Formigoni è stato indagato è stata messa sotto accusa C.L.
    Di solito, quando si accusa un politico, (quasi) tutti si affrettano a dire che la responsabilità è personale, che il partito non c’entra. Con Formigoni si mette sotto accusa un movimento religioso (avessero detto la CdO, forse lo avrei trovato accettabile).

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