Martino, lo chef del Rinascimento che conquista la Lombardia

Di Redazione
21 Febbraio 2012
Maestro Martino si adoperò per creare una cucina innovativa e tradizionale, usando gli ingredienti locali per stuzzicare il palato di Ludovico il Moro e di Gian Giacomo Trivulzio. Ecco il Libro de Arte Coquinaria, presentato al Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e all'Assessore al Commercio, Turismo e Servizi Stefano Maullu in occasione della Serata Maestro Martino: Lombardia d'Autore.

«Principe dei cuochi». Così viene appellato, in una cronaca del suo tempo, Maestro Martino de Rossi, cuciniere bellinzonese antenato dei moderni chef. Sotto il Ducato di Milano, Maestro Martino si adoperò per creare una cucina innovativa e tradizionale, usando gli ingredienti locali per stuzzicare il palato di Ludovico il Moro e di Gian Giacomo Trivulzio. La misteriosa figura, di cui poco era conosciuto fino agli anni Settanta dello scorso secolo, ha scritto un vero e proprio ricettario rinascimentale: il Libro de Arte Coquinaria, presentato al Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e all’Assessore al Commercio, Turismo e Servizi Stefano Maullu in occasione della Serata Maestro Martino: Lombardia d’Autore. L’evento, organizzato dall’Associazione culturale Maestro Martino, oltre a presentare la figura dello chef lombardo ha voluto presentare gli obiettivi degli organizzatori: valorizzare il turismo enogastronomico nella regione padana. Un’attenzione particolare è rivolta per quegli alimenti a chilometro zero e ai cibi Doc, Dop e Docg.

Nelle intenzioni dello chef Carlo Cracco, rappresentante dell’associazione Maestro Martino, c’è la realizzazione, con la collaborazione d’istituzioni pubbliche e private, di un “Campus della Cucina d’Autore” ovvero un centro culturale polivalente, di valenza internazionale: un nuovo polo che si aggiunge a quello della moda e del design, entrambe eccellenze meneghine. Sul sito www.maestromartino.it sono riportati attività e progetti dell’Associazione, con lo sguardo fisso all’evento più importante della Regione nei prossimi anni: l’Expo 2015.

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