In Francia si sposano Bruno e Vincent. Ma nel resto del mondo i gay non si sposano più

Di Redazione
30 Maggio 2013
Fatta la legge, cala l'entusiasmo. Secondo uno studio olandese, dopo dieci anni di matrimoni gay «appena una coppia omosessuale su cinque risulta sposata». Stesso trend in Spagna e Inghilterra

Secondo Roberto Volpi, statistico esperto di demografia e temi socio-sanitari, «si profila, all’interno dell’“inverno” del matrimonio, il fallimento di quello omosessuale. Se proprio quel fallimento non è già nelle cose. A dirlo sono come sempre i numeri». In un articolo che appare oggi sul Foglio, Volpi riporta gli esiti di uno studio di William C. Duncan dell’Institute for Marriage and Public Policy condotto a dieci anni dall’introduzione del matrimonio omosessuale in Olanda, legalizzato nel 2001. E la conclusione di Duncan è che dopo dieci anni dall’approvazione della norma, «approssimativamente 9 su 10 persone gay e lesbiche in Olanda ancora non hanno deciso di contrarre un matrimonio legale». Brutta notizia per gli attivisti della causa Lgbt, e proprio nel giorno in cui i media di tutto il mondo celebrano in pompa magna il “sì” di Bruno e Vincent (nelle foto in questa pagina), “i primi sposi gay di Francia“.

2 SU 10 CONTRO 8 SU 10. Secondo la sintesi di Volpi, la ricerca olandese mostra che oggi, nel paese che ha inventato le nozze tra persone dello stesso sesso, dopo un decennio in flessione «appena una coppia omosessuale su cinque (che dunque già convive) risulta sposata. Niente a che vedere con l’analogo dato riguardante le coppie etero, che risultano sposate nella proporzione di otto su dieci».

SPAGNA E INGHILTERRA. Simile disinteresse si registra – continua l’articolo – anche negli altri paesi che nel tempo hanno seguito l'”esempio” olandese. Scrive Volpi: «In Spagna, dopo la punta di oltre 4 mila nel 2006, primo anno dopo l’approvazione nel 2005, la cifra dei matrimoni omosessuali si è assestata sopra i 3 mila senza più superare i 3.500 all’anno: cifre nettamente inferiori anche rispetto alla più contenuta delle previsioni. Stesso andamento in Inghilterra: boom nel primo anno (anche lì il 2006) dopo quello dell’approvazione [delle unioni civili (il matrimonio è in corso di approvazione)], poi un calo progressivo e un assestamento che [le] ha portate a pesare per poco più del 2 per cento sul totale dei matrimoni. Proporzione del 2 per cento attorno alla quale si assestano, e spesso al di sotto, anche gli altri paesi europei dov’è stato introdotto».

TRIONFO SOLO MEDIATICO. La ragione del flop? Nello studio di Duncan è Vera Bergkamp, «capo di una organizzazione olandese per i diritti dei gay», a tentare di spiegare questa «mancanza di entusiasmo matrimoniale (nuptial enthusiasm) tra le coppie gay». I motivi sarebbero tre, secondo la Bergkamp: «Minore pressione sugli omosessuali esercitata da famiglia e amici; meno coppie gay che si sposano per avere bambini delle corrispondenti coppie eterosessuali; più individualismo e meno orientamento alla famiglia tra molti omosessuali». Insomma, chiosa Volpi, «dopo l’orgoglio, la lotta, il riconoscimento, il giubilo per la vittoria del riconoscimento del “diritto a sposarsi”», i gay «si sposano assai meno di quanto lo facciano gli eterosessuali – che praticamente non si sposano più. E questo per le più che ovvie ragioni spiegate da loro stessi». Come prevedibile, «i trionfi del matrimonio omosessuale, dunque, appaiono soprattutto mediatici e preventivi».

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14 commenti

  1. unaltro

    Quanto clamore per qualcosa che riguarderà una piccolissima percentuale della popolazione. Ossia,
    1) gay
    2) In coppie stabili
    3) che si vogliono sposare
    Lo studio parla di divorzi omo ed eterosessuali? Forse bisognerebbe fare uno studio tra 40 anni quando gli olandesi saranno nati e cresciuti con il concetto di matrimonio gay. Un po’ come i neri, che una volta riconosciuti uomini pari ai bianchi hanno cominciato facendo gli sguatteri e sono finiti a fare i presidenti (in un secolo?).
    Ad ogni modo se è una libertà che non lede altre libertà, perchè vietarla? Perchè non è etico, come l’aborto? Bè se ci si vuole mettere a giudicare il matrimonio e la famiglia tradizionale, tra divorzi e cronache nere, non viene fuori una bella immagine. Perciò se in olanda riescono a coesistere queste diverse tipologie di famiglie non vedo perchè ripudiare la faccenda senza un minimo di riflessione e dati scientifici. I pregiudizi e le verità illuminate lasciamole agli stolti.

    E per piacere, è quantomeno ridicolo assistere a correzione dei congiuntivi!

  2. vertia

    e a te pare che una persona gay su 5 sia una percentuale bassa? considera anche che molti gay avevano passato i 60 quando la legge entrata in vigore e magari è un po’ tardi per farsi una famiglia, specie se s cresciuto pensando di non potere

    1. Q.B.

      Una su cinque dove, nel bar che frequenti tu?

      L’OMS (organizzazione clericale e oscurantista) indica un percentuale intorno al 5%, perlatro discutibile e coincidente con quella desunta dagli “studi” del noto pederasta e molestatore di minorenni Kinsey.

  3. giuliano

    chi farà il maschio e chi la femmina tra i due esemplari del progressismo luminoso ??

    1. Gmtubini

      Boh? Secondo me faranno a turno!
      Piuttosto… Useranno un metodo anticoncezionale naturale o spenderanno una fortuna in profilattici?

  4. Simone

    Senza il tuo ennesimo intervento oggi non avrei potuto vivere. Grazie cara! Lavorare no, eh?

    1. rocco

      Hai ragione Simone, e poi in Francia “hanno vinto i gay”…neanche l’invenzione della ruota fu tanto importante ah ah ah

      1. vertia

        e a te pare che una persona gay su 5 sia una percentuale bassa? considera anche che molti gay avevano passato i 60 quando la legge entrata in vigore e magari è un po’ tardi per farsi una famiglia, specie se s cresciuto pensando di non potere

      2. vertia

        sono felice che non ti importa… così non ti opporrai quando arriverà in italia

  5. francesco

    questi studi provengono da una fazione che aveva deciso l’esito prima ancora di cominciare l’analisi, quindi come si poteva arrivare ad una risposta diversa?
    cmq, il matrimonio è una scelta e non una forzatura.
    in ogni caso, anche se il matrimonio è legale essere sposati all’interno di una coppia gay è ancora ragione di fortissima discriminazione sociale, quindi è normale che tantissimi gay decidono di rimandare le nozze per non incorrere in problemi sul posto di lavoro, in famiglia e così via…
    infine, il fatto che in olanda il matrimonio gay esiste dal 2001 e che dopo 12 anni il paese è ancora sano e forte (almeno quanto gli altri paesi europei) dimostra che le vostre teorie apocalittiche riguardo il matrimonio gay erano idiozie

    1. Anna

      Scusa Francesco,
      ma è qualche giorno che leggo i tuoi commenti e la tua ignoranza (nel senso letterale: mancanza di conoscenza) mi inizia a dar fastidio. Possibile che pur con tutti i tuoi studi (mi sembri “leggermente” autoreferenziale) tu non riesca a beccare i tempi giusti in italiano???

      >>…anche se il matrimonio è legale essere sposati all’interno di una coppia gay è ancora ragione di fortissima discriminazione sociale, quindi è normale che tantissimi gay decidono ….

      la grammatica italiana esige: quindi è normale che tantissimi gay DECIDANO.

      Alle elementari lo insegnano. Tu con le tue Lauree plurime ancora non ci prendi.

      1. vertia

        errori simili e ancora più gravi capitano anche negli articoli,
        figuriamoci in post che per via dell’annosa censura ho bisogno di riscrivere 1000 volte.
        anna stimo a questo livello?
        stiamo correggendo gli errori nei post piuttosto che il contento?
        neanche ti rispondo se il tuo livello è questo che tipo di dialogo vuoi che ci sia?

    2. Cisco

      Caro Francesco, dimostri quanto è vero il detto secondo cui agli occhi di un ladro sono tutti ladri: sai bene che da decenni l’APA ci propina studi la cui scientificità è pari alla tua eterosessualità e ora piangi come un pivellino perché gli studi controcorrente sarebbero faziosi! Non penso che qualcuno preveda cataclismi dal matrimonio gay, io prevedo solo una loro maggiore discriminazione, purtroppo. E infatti preferiscono non sposarsi.

      1. vertia

        io piango?
        assolutamente no, io rido. la battaglia in Francia l’hanno vinta i gay non i cattolici fondamentalisti. io faccio solo notare che pessimo giornalismo si fa qui!
        poi invece dei contenuti si finisce con il parlare della forma e delle mie lauree… evidente mancanza di argomenti da parte vostra.

        cisco te l’ho detto io stesso che le persone gay specie se sposate vengono discriminate da gentaglia come te, ma questo non mi sembra un punto a favore della tua tesi anzi.
        non pensi che qualcuno preveda cataclismi in seguito al matrimonio gay vatti a leggere i post dei tuoi amici e trovi di tutto

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