
MAURIZIO COSTANZO STOP
«Senza routine, senza Mastella, non percepiremmo l’eccezione. In fondo il tragico si manifesta per differenza. Dobbiamo un qualche grazie alle solite notizie», e ha ragione il Foglio a chiudere così quel 29 dicembre di lettere un po’ risentite circa la varietà di approcci dei media all’indomani dello tsunami. Incameriamo e condividiamo. Quando è sbarcato definitivamente dal trespolo del suo Show dovevamo presagire che l’asse terrestre si sarebbe spostato. L’evitabile, alias Maurizio Costanzo, e la sua Carica dei 101 colorano ogni strumento di “solite notizie”, presiedono le motivazioni più profonde dell’agire umano, che tanto ha bisogno di quel “la” che solo uno spogliarellista o la parrucchiera del reality san dargli. Un “la” che ama sentenziare prima di silicone e poi di virtù. Eh sì, perché c’è modo e modo di fare un’offerta ai maremotati! Secondo l’imbiancato proprietario dei baffi della camicia coi baffi si inizia è filosofando della dubbia integrità di coscienza di chi si collega con i luoghi del disastro la notte di capodanno, per poi guardare compiaciuto il suo trenino di pseudofalliti a manovella stappare lo spumante “senza ipocrisia”, “restituire la voglia di brindisi” in Italia. A cosa?
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