Sprazzi di clima costituente intorno alla (discutibile) riforma della Meloni, quelli che vedono “nazisti” ovunque, e quelli che insorgono per questioni di “poterino”. Rassegna ragionata dal web
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni (foto Ansa)
Su Huffington Post Italia Ugo Magri scrive: «“Non facciamolo strano” s’intitola, ammiccante e col sorriso, l’appello sul premierato che verrà reso pubblico lunedì alle ore 12 nella Sala Caduti di Nassiriya a Palazzo Madama. Chi vorrebbe “farlo strano” è chiaramente Giorgia Meloni, la quale s’è avventurata in una riforma costituzionale senza eguali nel mondo (soltanto Israele ci provò, salvo pentirsene in fretta). I firmatari dell’appello le contestano l’elezione diretta del premier e, stravaganze a parte, il metodo divisivo fin qui seguito dalla Ducetta: non c’è stato alcun tentativo serio di coinvolgere le opposizioni che a loro volta, va detto, si sono mostrate poco propense al dialogo. Nulla è destinato a cambiare prima delle Europee; anzi la maggioranza di centrodestra tenterà di approvare almeno in Senato la riforma della Costituzione per esibirla come trofeo in campagna elettorale. Ma dopo l’estate chissà, qualcosa forse potrebbe cambiare: così perlomeno si augurano i giuristi, g...