Milano. L’area del Castello Sforzesco chiusa al traffico. Ma ai residenti l’idea non piace

Di Elisabetta Longo
01 Maggio 2014
Intervista alla promotrice del comitato che si oppone alla pedonalizzazione. «Si tratta di un'area cittadina senza attrattiva per turisti e cittadini. Si poteva sfruttare il parco Sempione o l'area interna al Castello»

«Ma si immagina quella distesa di asfalto d’agosto? Davvero c’è qualcuno che pensa che le persone andranno a passeggiare lì quest’estate? Oppure quando arriveranno le giornate invernali, con poche ore di luce?». A porre queste domande a tempi.it è Barbara Bianchi Bonomi, ideatrice del “Comitato Castello, residenti Zona 1 di Milano”. Da martedì 22 aprile l’area attorno al Castello Sforzesco è stata pedonalizzata, chiusa al traffico sette giorni su sette, con conseguenti modifiche alla viabilità della zona circostante. L’inaugurazione ufficiale avverrà l’11 maggio, e nel frattempo cominceranno a fiorire gli eventi che, a detta del Comune, daranno nuova vita alla zona.

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UNA ZONA SENZA NEGOZI NE’ BAR. «Qui non ci sono negozi, o altre strutture commerciali. Ci sono un paio di bar storici, che però a una certa ora chiudono. La zona nelle ore serali perde di attrattività, come tutto il centro di Milano, le persone si trasferiscono sui Navigli o all’Arco della Pace. Non riesco a immaginare cosa potrà escogitare il Comune per convincere le persone a rimanere in un’area per lo più ricca di studi e uffici”, continua Bianchi Bonomi, che è stata per tanti anni consigliere comunale di centrodestra nell’amministrazione di Letizia Moratti. «Dicono che vogliono valorizzare un monumento storico, il Castello Sforzesco. Ma lo fanno nel modo sbagliato. Parco Sempione è un gioiello, e lo è diventato grazie all’amministrazione Albertini, che prima lo ha fatto recintare e poi ha introdotto gli orari di apertura e chiusura, limitando così il vagabondaggio al suo interno».

OLTRE L’EXPO. Viene da chiedersi come mai il Comune non abbia pensato alla valorizzazione dei cortili del Castello Sforzesco e del Parco Sempione, sfruttando così i loro 386 mila metri quadrati verdi. «I turisti e i milanesi vanno a piedi da piazza del Duomo a via Dante, proseguono fino alla fontana sottostante al Castello Sforzesco dove scattano qualche foto, e poi, se c’è una bella giornata, si riparano al fresco dell’erba, nel cortile interno al Castello. Perché mai dovrebbero cambiare abitudine, se quello che propone il Comune è una distesa di asfalto?», chiede ancora Bianchi Bonomi. Dal 4 maggio è prevista nella nuova zona pedonale un mercatino di prodotti agricoli della Coldiretti. Poi il 10 maggio verrà inaugurato l’Expo Gate in Largo Cairoli/via Beltrami, un info point per l’esposizione del 2015, dove verranno illustrati gli eventi in città, come raggiungere i luoghi e molto altro. L’11 maggio invece vi sarà la giornata del Cyclopride, una pedalata di massa, con partenza dal Castello.

AREA DA PATTUGLIARE. Per gli eventi estivi il Comune ha istituito un bando, chiunque potrà proporre le sue idee. Il Comitato Castello contrattacca con una raccolta firme, arrivata quasi a un migliaio di adesioni: «Sistemeremo un rilevatore di pm10 in Foro Bonaparte dove è stato modificato il flusso del traffico, e un misuratore di decibel. Auto e pullman confluiscono qui, ora, con le modifiche appena fatte alla viabilità. Nei giorni scorsi, sono andata a parlare con i vigili, che qui nella nuova area pedonalizzata si stanno occupando di bloccare automobilisti disattenti o non informati, ho chiesto loro come stava andando, cosa ne pensavano. Mi hanno risposto un po’ rassegnati che dovranno pattugliare l’area giorno e notte». Un’area che secondo i piani del Comune di Milano rimarrà pedonale in maniera perenne, anche dopo Expo.

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