
Milano. Bocciate le “stanze del buco”, ma approvato il testamento biologico
Il 24 agosto i radicali avevano consegnato oltre 6000 firme e cinque proposte di iniziativa popolare, tramite il comitato promotore “Milano radicalmente nuova”. La prima riguardava la richiesta di delibera sul registro per le unioni civili, poi ritirata, in quanto il Comune aveva già autonomamente approvato il registro a fine luglio. Le altre quattro sono state sottoposte al collegio dei garanti del Comune di Milano, che al momento è composto dall’avvocato Leonardo Salvemini (che ne è presidente), da Paolo Giuggoli (eletto assieme a Salvemini nel corso della precedente amministrazione) e dal professor Stefano Liebman, che ha sostituito Lucia De Cesaris, attualmente assessore. Ieri i tre si sono espressi, bocciando sia la delibera di iniziativa popolare dei radicali per la regolamentazione degli orari della prostituzione sia la delibera per istituire le Sale Salvavita da iniezione (narcosale). I garanti hanno invece approvato la delibera per istituire il registro comunale del testamento biologico e quella per aiutare le vittime di ogni forma di discriminazione. Tempi.it ha letto il testo dei garanti di cui di seguito vi riportiamo alcuni stralci.
SALE SALVAVITA E DA INIEZIONE. La proposta di delibera, «con l’esclusione di ogni implicazione di natura sanitaria» è stata dichiarata inammissibile in quanto un’azione amministrativa del Comune è «del tutto implausibile». Il motivo è dei più semplici: «L’uso di sostanze stupefacenti costituisce in sé un illecito, punito con sanzione amministrativa. E presenta gravi rischi di contiguità con comportamenti che costituiscono veri e propri reati». In sintesi la delibera è contraria alle disposizioni di legge vigenti, che richiamano la natura illecita del consumo. Inoltre – scrivono i garanti – la proposta prevede «una generica responsabilità in merito all’ipotizzato servizio in campo al servizio dipendenze del Comune».
PROSTITUZIONE. Anche l’idea di “organizzare gli orari degli esercizi commerciali ove si eserciti attività di prostituzione” è stata respinta, perché la materia non rientra nelle attribuzioni del Comune.
TESTAMENTO BIOLOGICO. Sono state accolte, viceversa, sia la delibera per aiutare le vittime di ogni forma di discriminazione sia quella che prevede l’istituzione di un registro delle dichiarazioni anticipate di volontà sui trattamenti sanitari. In assenza di una normativa nazionale, si legge nel testo della proposta di deliberazione, e dato che «le amministrazioni Comunali possono effettuare la registrazione di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, resa ai sensi e per gli effetti dell’art. 47 DPR 445/2000», si prevede l’istituzione di un «Registro Telematico dei Testamenti Biologici presso l’Ufficio Comunale competente presso la Direzione servizi alla Persona. L’iscrizione al Registro consente l’archiviazione delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari espresse dai cittadini, successivamente denominate, a mero titolo convenzionale, testamento biologico».
I radicali hanno annunciato una campagna per portare il Consiglio Comunale a un voto positivo «entro poche settimane, nella speranza di riuscire ad aggiungere anche gli altri due obiettivi bloccati dai Garanti».
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