Milano, il Salone del Mobile compie 50 anni

Di Laura Borselli
12 Aprile 2011
Sono cinquanta le candeline che quest'anno vengono spente dal Salone del Mobile, che a Milano si divide, come da tradizione, in due: il polo fieristico di Rho-Pero e il capoluogo lombardo che per l'occasione è ricco di esposizioni da piazza Duomo a piazza San Fedele fino alle mitiche zone Tortona e Brera

Il Salone del Mobile compie cinquant’anni e anche in questa edizione trova la sua anima nella sintesi dei due luoghi che celebrano il design e la cultura dell’arredo italiano. Il primo è il polo fieristico di Rho-Pero, dove oltre 2.500 espositori occupano una superficie di 200 mila metri quadrati e che aprirà le porte al grande pubblico nella sola giornata di domenica 17 (per info, costi e orari: www.cosmit.it).

Aspettando di visitare i padiglioni e il Salone Satellite (dove espongono le giovani leve del design italiano), non si può trascurare la città, altro punto focale di questo grande evento che l’anno scorso ha attratto 297.460 visitatori da tutto il mondo e quest’anno promette di sfondare il muro dei trecentomila. In centro città da non perdere le due esposizioni curate da Cosmit (la società che organizza i Saloni). “Principia. Stanze e sostanze delle arti prossime” (fino al 27 aprile), ideata da Denis Santachiara in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti, prevede la realizzazione in piazza Duomo di un padiglione “molecolare” suddiviso in 8 stanze, ognuna delle quali esprime un principium originato dalla scienza, come motore per realizzare opere sonore, visive, architettoniche e di arti industriali.

Poco lontano, in piazza San Fedele, resterà aperta tutti i giorni dalle 20 alle 23 fino al 17 aprile “Cuorebosco. Luci suoni e alberi di nebbia dove è nata la città”. Un progetto messo a punto in occasione di Euroluce 2011 per celebrare la capacità della luce di creare mondi. L’altra tappa obbligata è in viale Alemagna, dove Triennale Design Museum dedica la sua quarta edizione agli uomini, alle aziende e ai progetti che hanno contribuito a creare il sistema del design italiano dal Dopoguerra a oggi e a decretare il successo del Salone del Mobile nel mondo.

E poi libero spazio a tutto ciò che è fuorisalone: le zone calde sono le ormai storiche Tortona e Brera, ma da tenere d’occhio sono anche le zone in crescita di Porta Romana e lo spazio Ventura Lambrate. Un pensiero particolare in questi giorni di Salone, va a Rosario Messina, fondatore di Flou e già presidente di Cosmit e di Federlegno scomparso improvvisamente lo scorso marzo. Forse i tanti che visitano Milano in questi giorni non lo sanno, ma è anche merito del suo entusiasmo e della sua forza se il Salone è diventato quello che è oggi.

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