Milano, Madonna imbavagliata esposta dagli anarchici da una palazzina occupata

Di Leone Grotti
19 Maggio 2017
Le denunce dei padri passionisti, proprietari dello stabile occupato, sono cadute nel vuoto. Intervista al consigliere De Pasquale: «Offese blasfeme»

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I padri passionisti non sanno più a che santo votarsi, ora che al danno si è aggiunta la beffa, anzi due beffe. Non solo il loro stabile al civico 9 di via Gadames, Milano, è stato occupato da un gruppo di anarchici; non solo gli occupanti hanno esposto dal balcone striscioni con frasi oscene di fianco a una statua della Madonna imbavagliata; non solo le loro denunce sono state ignorate dalla Questura. Ora anche la giunta del sindaco Beppe Sala gli volta le spalle. Come se loro non fossero le vittime.

OCCUPAZIONE E DENUNCE. Tutto è iniziato a settembre, quando un gruppo di anarchici, già cacciati da precedenti stabili, ha occupato una palazzina di 360 metri quadrati che stava per essere concessa dai padri passionisti in comodato d’uso gratuito. L’ente destinatario l’avrebbe ristrutturato per metterlo a disposizione di famiglie in difficoltà. Dopo l’occupazione, i padri hanno sporto denuncia tre volte: il 16, 23 e 27 settembre. Senza ottenere risposta dalla Questura.

«OLTRAGGIO SACRILEGO». Per sette mesi nessuno ha fatto nulla per sgomberare i trenta occupanti. Una settimana fa, Famiglia Cristiana ha dato voce agli abitanti del quartiere, che hanno denunciato «un oltraggio indegno, offensivo, blasfemo e sacrilego». Gli anarchici, infatti, hanno issato sul balcone una statua della Madonna trovata nello stabile, l’hanno imbavagliata e le hanno posto ai piedi diversi striscioni offensivi. L’ultimo recitava: «Fascisti infami pisceremo sulle vostre tombe». Solo a questo punto l’occupazione di via Gadames è riuscita a entrare a Palazzo Marino grazie al consigliere di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale. «Lunedì scorso, approfittando della presenza del sindaco Sala in aula, gli ho chiesto se non volesse condannare il gesto irrispettoso di questi imbecilli, visto che si tratta di un’offesa anche al Comune e a tutti i cattolici milanesi», racconta a tempi.it il consigliere.

IL SILENZIO DI SALA. E Sala cosa ha risposto? «Niente, non ha detto una parola. Non ha neanche incaricato un assessore di rispondere al posto suo, come spesso accade. Una prudenza non casuale». Domani si terrà a Milano la marcia per l’accoglienza dei migranti “Insieme senza muri”, manifestazione nata a Barcellona, sposata e sponsorizzata a Milano da Sala. «Sembra che tutta questa prudenza da parte del sindaco nei confronti degli anarchici», continua De Pasquale, «abbia come obiettivo quello di non irritare i centri sociali, perché la manifestazione di sabato proceda bene e senza intoppi. È incredibile che davanti a un gruppo di anarchici che l’hanno combinata davvero grossa il sindaco si mantenga equidistante, come se chi insulta la religione e chi denuncia per una casa occupata fossero sullo stesso piano».

QUESTIONE DI PRIORITÀ. La giunta Sala, aggiunge il consigliere, non è formalmente a favore delle occupazioni, «anche perché questi centri sociali non hanno più alcuna dignità ideologica. Occupano dei palazzi e poi aprono la discoteca, vendono alcolici, suonano la musica senza pagare tasse e imposte. Fanno soldi. La giunta dice che gli sgomberi sono compito della polizia, ed è vero, ma non darei ora la colpa agli agenti, che devono organizzare operazioni quasi militari per effettuare uno sgombero. È chiaro che le forze sono limitate, ci sono degli arretrati da smaltire, ma le priorità le stabilisce il sindaco».

@LeoneGrotti

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