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Quando i parchi davanti alle principali università milanesi si riempirono di tende di studenti fuori sede che denunciavano il livello divenuto ormai insostenibile del costo degli affitti, molti storsero il naso. Quella protesta ebbe però il merito di accendere i riflettori su un problema reale, che nasceva da lontano e che oggi la città si trova tra le mani come una spina nel fianco.
Nel “maggio caldo” degli universitari – correva l’anno 2023 – usciva anche un libretto, L’invenzione di Milano. Culto della comunicazione e politiche urbane (edizioni Cronopio), della giornalista Lucia Tozzi, che dichiarava la crisi di un modello di città che in pochi anni era riuscita a trasformarsi da «cenerentola d’Europa» (Financial Times, 2009) a «the place to be» (New York Times, 2015).
L’invasione degli “short-term citizen”
Il “via” lo diede la riqualificazione dell’area di Porta Nuova agli inizi degli anni Duemila. Da allora, alcuni altri grandi interventi di scala urbana, come la convers...
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