Moggi: «Finché Moratti fa presidente, allenatore e ds per l’Inter non c’è futuro»

Di Daniele Guarneri
19 Marzo 2012
Luciano Moggi commenta a tempi.it la 28ma giornata di campionato di Serie A: «In questi due anni Branca all'Inter ha fallito sotto tutti gli aspetti. Non è colpa di Ranieri, ma forse Moratti dovrebbe cambiare allenatore per dare una scossa. Juve e Milan sono state le squadre migliori, Ibra e Vucinic i mattatori di giornata. Pessimi i giovani».

«La cosa che mi ha colpito di più è che per la seconda volta il presidente Massimo Moratti ha abbandonato la tribuna. E poi anche il volto di Claudio Ranieri: triste, un comandante triste. Sembra di rivedere André Villas-Boas quando allenava il Chelsea». Luciano Moggi commenta a tempi.it le partite della domenica e parte proprio dall’Inter, fermata a San Siro dall’Atalanta di Colantuono. «Così non si può andare avanti, non ci sono idee e le poche che si vedono rispecchiano la disastrosa organizzazione della società. Il morale nero del presidente e dei suoi dirigenti influisce negativamente sul rendimento dei giocatori che non possono e non riescono a fare di meglio. Per l’Inter di oggi non ci sono certezze».

Diego Forlan si è rifiutato di scendere in campo ieri pomeriggio?
Se fossi in Marco Branca mi guarderei allo specchio e mi darei qualche schiaffetto in faccia. Credo che in questi due anni, che sono coincisi con l’allontanamento di Lele Oriali, Branca abbia fallito sotto ogni aspetto, soprattutto quest’anno. Mi sembra che non abbia capito come si fanno le squadre.

Nello scontro tra il responsabile di mercato nerazzurro e l’ex dirigente Oriali da che parte stai?
«Sicuramente con Oriali. Branca ha fallito e bisogna che se ne renda conto, è inutile che faccia il risentito, la colpa non può essere solo degli allenatori e dei giocatori. Non è vero che Lele non si occupava di mercato. Quando ho venduto Carini all’Inter in cambio di Cannavaro in sede da me c’erano sia Oriali sia Branca.

Cosa si devono aspettare i tifosi nerazzurri per questo finale di stagione?
Ripeto, nessuna certezza. Per tentare di raggiungere il terzo posto, o almeno sperarci, bisogna dare una scossa all’ambiente. Io non ho mai cambiato tanti allenatori durante una stagione, però visto che Moratti lo fa spesso credo che dovrebbe farlo anche ora. Intendiamoci, non è colpa di Ranieri per questa situazione, però in certi casi per rivitalizzare l’ambiente bisogna provarle tutte. Alla peggio non cambia nulla.

E per l’anno prossimo che allenatore vedi sulla panchina dell’Inter. E su che ds punteresti?
Non vedo nessun allenatore e nessun ds. Finché Moratti, oltre a fare il presidente, fa anche l’allenatore e il ds, per l’Inter non c’è futuro. Quando c’era Mourinho i giornalisti andavano da lui alla Pinetina non da Moratti alla Saras. Il portoghese faceva più notizia del numero uno nerazzurro. Il mercato era fatto in base alle esigenze dell’allenatore che si ascoltava e si accontentava. Se Moratti tornerà a gestire la squadra in questo modo allora l’Inter tornerà a dire qualcosa di importante. Comunque, qualsiasi sarà l’allenatore e il ds dell’anno prossimo, gli interisti devono sperare che non siano degli “yes man”.

Passiamo ai migliori della giornata.
Senza dubbio Milan e Juventus. Sono le uniche squadre che in questo momento danno lustro al campionato italiano, che fa vedere un calcio incolore. Come singoli invece dico Ibrahimovic e Vucinic. Il montenegrino sabato è stato spettacolare. I tifosi juventini devono imparare a conoscerlo per capirlo: lui è un talento naturale, il suo unico problema è la continuità, ma è sempre stato così. Ti può risolvere le partite, come è successo contro la Fiorentina, ma non un campionato, come invece sa fare Ibra.

Il peggiore?
Gianluca Rocchi. Ho sempre pensato che fosse un buon arbitro, ma è qualche domenica che stecca. Ieri sera ha diretto il posticipo Udinese-Napoli e ha sbagliato tutto. L’Aia (Associazione italiana arbitri) dovrebbe fermarlo per qualche domenica e farlo riposare.

Il podio dei giovani.
Questa volta sono severo. Non metto nessuno. I ragazzi interessanti sono quelli che ho citato le domeniche precedenti (Poli, Obi, Muriel, Ramirez eccetera), ma questa settimana non hanno fatto niente per dimostrare di essere considerati dei campioni. E questo è un problema, è segno che nel nostro calcio qualcosa non va.

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