Con i suoi tweet il miliardario e consigliere di Trump sta scuotendo la politica europea e allarmando i progressisti (per non parlare di Starlink). Ma le sue mosse fanno parte di un disegno più ampio. Parlano Castellani e Aresu
Il proprietario di X, Tesla e SpaceX, Elon Musk (foto Ansa)
Negli ultimi giorni Elon Musk ha intensificato quello che il Wall Street Journal ha definito «lancio di granate nel mainstream politico europeo». Con commenti affidati soprattutto alla piattaforma di cui è proprietario, X (fu Twitter), il miliardario tech e consigliere chiave della nascente amministrazione Trump sta sconvolgendo politica e dibattito pubblico europei attaccando istituzioni e politici del Vecchio Continente costringendo leader di partito e di governo a rispondere alle sue accuse.
Soltanto nelle ultime settimane il proprietario di Tesla e SpaceX ha criticato la Commissione europea e i giudici italiani, espresso sostegno al partito di estrema destra tedesco AfD, rinfacciato al primo ministro britannico Keir Starmer di avere volutamente ignorato, quando era procuratore generale, migliaia di stupri di bambine fatti da immigrati di prima e seconda generazione in Inghilterra (di questo scrive oggi Caterina Giojelli qui).
La colpa del «troll» Musk: stare a destra
«Non date da...