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Nagorno-Karabakh. «La situazione è critica, ma noi armeni non ci arrenderemo»

Di Leone Grotti
24 Dicembre 2022
Già da 13 giorni l'Azerbaigian isola dal resto del mondo gli armeni del Nagorno-Karabakh. «Vogliono cacciarci dalla nostra terra, è inaccettabile». Intervista all'imprenditore miliardario e ministro di Stato dell'Artsakh, Ruben Vardanyan
Ruben Vardanyan, ministro di Stato dell'Artsakh
Ruben Vardanyan, ministro di Stato dell'Artsakh, dove vivono 120 mila armeni

«La situazione è davvero critica, ma noi armeni non ci arrendiamo: continueremo a difendere il nostro diritto a vivere nella nostra terra». Da 13 giorni 120 mila armeni residenti nel Nagorno-Karabakh sono stati tagliati fuori dal mondo in seguito al blocco del Corridoio di Lachin, l'unica via che collega l'Artsakh all'Armenia e al mondo esterno, da parte di presunti manifestanti "ambientalisti" dell'Azerbaigian. Cibo, benzina e medicine scarseggiano e si rischia la catastrofe umanitaria. «Quanto sta accadendo è inaccettabile e viola l'accordo di tregua del novembre 2020», dichiara a Tempi Ruben Vardanyan, che a novembre ha assunto la carica di ministro di Stato dell'Artsakh con il compito di supervisionare il lavoro di tutti i ministeri tranne quelli dell'Interno e della Difesa. L'imprenditore miliardario è una figura di alto profilo e il suo trasferimento in Artsakh, in seguito alla rinuncia alla cittadinanza russa, ha fatto infuriare il governo azero, che in una pubblicazione legata ...

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