Natale, festa dell’initium

Di Gianni Baget Bozzo
21 Dicembre 2006
Quando la natura dovette arrendersi a un uomo senza limiti

Il cristianesimo ha sostituito un’altra categoria a quella della natura, ha introdotto il principio che l’uomo è più significante della natura e che la storia è il suo compimento. E la ragione alla base di questo cambiamento è espressa proprio nella festa dell’incarnazione di Dio che è il Natale, la festa della storia. è la festa dell’initium, quello che Hannah Arendt vedeva come il rinnovarsi a ogni nascita, interpretando correttamente il fatto che il simbolo cristiano si ripercuoteva su ogni uomo. Da moderna, la Arendt non recuperava l’evento cristiano come il fondamento del concetto che l’initium di ogni vita umana fosse un segno storico. Ma così esprimeva di fatto il concetto che ogni uomo è divenuto significante, perché il Verbo si è fatto carne nell’infante Gesù, la figura che ha dato l’initium all’inizio, al senso che la vita umana diventava portatrice di significato e quindi di storia.
Come già aveva detto Benedetto Croce la storia umana è esistita con il cristianesimo come storia universale, “più” della natura. Di qui, il «non possiamo non dirci cristiani». L’evento cristiano ha cambiato la cultura perché ha posto l’uomo sopra la natura. è questo che la religione ecologica rimprovera al cristianesimo: aver rotto i limiti di Gaia e l’equilibrio dell’ecosistema introducendo la storia al posto della natura, l’uomo al posto della madre terra. L’ecologismo è un rimpianto del paganesimo che era l’incorporazione dei limiti che l’uomo ha sulla terra, saldandoli a un significato, facendoli cioè l’espressione di un messaggio universale: l’uomo è la creatura del limite.

Il segno del cristianesimo è che la storia umana ha sopravanzato la natura e che non vi sono più limiti possibili dopo che l’uomo è stato in Cristo innalzato alla dignità divina. E non di un dio pagano, ma del Dio creatore del mondo. Per questo l’Occidente diviene civiltà mondiale, perché impone a tutti la cultura del non limite. Esso vive all’ombra dell’evento in cui, come dice Ireneo, «Dio si è fatto uomo perché l’uomo diventasse Dio». Il cristianesimo è diventato una potenza storica che agisce anche attraverso coloro che lo negano ma avvolti dall’evento che si è prodotto. La più grande prova di verità del cristianesimo sta nel fatto che la condizione umana è cambiata con esso al punto che il maggior problema dell’Occidente è oggi l’escatologia della storia: la storia umana ha un fine e una fine? Sono problemi posti innanzi alla libertà dell’uomo. L’universalità dell’Occidente è la prova della verità cristiana.

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