La ferita di un dialogo interrotto tra russi e occidentali è di urgente attualità, ma è possibile scommettere su una speranza alternativa all’annichilimento reciproco. L’orizzonte di questa sfida è stato al centro di un convegno internazionale che si è svolto a Milano il 21 e 22 settembre, organizzato dalla Fondazione Russia cristiana. Il presidente Alessandro Chierici ci ha spiegato quale ipotesi di ascolto e conversione regge di fronte al dramma attuale.
Il titolo di uno degli incontri del vostro convegno parla di un respiro comune tra Russia e Occidente. Oggi la Russia è un interlocutore ostile, il nemico di fronte a cui si alzano più muri possibili. Com’è possibile pensare a qualcosa di comune e addirittura alla vicinanza di un respiro?
È la sfida che ci troviamo ad affrontare. Russia cristiana nasce negli anni Sessanta come luogo per far conoscere la ricchezza del patrimonio culturale, artistico e religioso della Russia in Occiden...
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