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Nel Maghreb nasce il blocco anti-Israele e anti-Marocco

Di Rodolfo Casadei
25 Aprile 2024
Algeria, Tunisia e Libia si uniscono per condizionare le scelte regionali e contrastare l'influenza degli Emirati Arabi Uniti. Marocco, Israele e Eau sono definiti «il trio dell’odio e del male»
Da sinistra: il presidente dell'Algeria Abdelmadjid Tebboune, il presidente tunisino Kais Saied e il portavoce del Consiglio della Libia Mohamed Al-Menfi durante il summit sul Maghreb a Tunisi, Tunisia, 22 aprile 2024 (Ansa)
Da sinistra: il presidente dell'Algeria Abdelmadjid Tebboune, il presidente tunisino Kais Saied e il portavoce del Consiglio della Libia Mohamed Al-Menfi durante il summit sul Maghreb a Tunisi, Tunisia, 22 aprile 2024 (Ansa)

Comincia a prendere corpo il progetto dell’Algeria di creare un blocco arabo anti-israeliano e filo-palestinese che si contrapporrebbe alla linea di paesi come Marocco e Emirati Arabi Uniti, che riconoscono a livello diplomatico Israele e che mentre condannano l’azione militare israeliana a Gaza perseguono il disegno strategico di una distensione dei rapporti con Gerusalemme in funzione anti-iraniana il secondo, in funzione anti-algerina il primo.
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Lunedì 22 aprile a Tunisi si sono incontrati i capi di Stato di Algeria, Tunisia e Libia (il capo del Consiglio presidenziale libico Mohamed al-Menfi) per mettere a punto la rinascita di un organismo regionale arabo. Nel 1989 era stata creata l’Unione araba del Maghreb, comprendente Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia, ma questa non era sopravvissuta alle tensioni fra algerini e marocchini centrate soprattutto sul destino dell’ex Sahara spag...

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