
No al Wwf, sì alla natura
«Tutti i segnali chimici e fisici dicono che abbiamo provocato una variazione della composizione chimica dell’atmosfera». Non è un responsabile del Wwf a parlare, ma il climatologo Percalli, uno scienziato, su La Stampa del 13 luglio a pag. 2. Del resto, l’evidenza, criterio della verità, ce lo conferma: la temperatura aumenta, il deserto avanza, i ghiacciai si sciolgono, saltano le stagioni, la foresta scompare, l’inquinamento cresce, le speci animali sono in via di estinzione. E adesso comincia a mancare anche l’acqua. Non in Africa, ma nel nostro Sud, drammaticamente… Purtroppo, quelle multinazionali e quegli Stati che stanno distruggendo il pianeta, investono miliardi per propagandare che è tutto falso con interventi giornalistici degni della peggiore disinformacja. È un ulteriore esempio del detto biblico: «l’uomo è fatto per la vita ma cerca la morte». Ma che irresponsabilità in chi, dimentico anche degli insegnamenti di Giovanni Paolo II, ripetutamente si presta a questo Minculpop, pensando che l’allarme sia propaganda degli ecologisti. Tra l’altro, ostacola la nascita di una responsabilità personale che, tagliando gli sprechi, come dice ancora Percalli, può portare a una diminuzione del 30% dell’inquinamento. Il conte zio è dentro di noi…
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