Non c’è, ma lo compro

Di Addis Piero
23 Giugno 1999
Ufficio Reclame

Finita la campagna di Esselunga e la sua sfinente affissione che mostrava giganteschi ortaggi vogliosi di assomigliare a tutt’altro fuorché a se stessi, è la volta di Euromercato, la marca più competitiva nell’area della grande distribuzione. Per dare un’immagine di superiorità e di specializzazione il famoso marchio si è inventato una campagna molto divertente e attenzionale soprattutto sul piano visivo; con una sfida: dimostrare ciò che promette attraverso un titolo/slogan senza incertezze. “Se esiste, lo trovi all’Euro”. I creativi della Publicis (l’agenzia che ha curato la campagna) hanno dato sfogo ai pensieri più bizzarri producendo annunci di grande impatto che mostrano, coerentemente col titolo, oggetti/prodotti della realtà; fotografati e reinventati al computer: uova quadrate, pollo e banane in scatola, tostapane con Tv incorporato, tanto per citarne solo alcuni. Destinata a durare nel tempo l’intelligente campagna non solo è capace di intrigare il consumatore sul rapporto qualità/prezzo ma di coinvolgerlo sul piano emotivo: al punto che molti clienti, un po’ per accontentare i loro figli che si portano dietro nei carrelli della spesa, un po’ perchè sono convinti che esistano davvero, passano ore e ore a cercare banane in scatola, uova quadrate e altri oggetti strani; alla fine, esausti, escono con i carrelli pieni. Di tutto. Fuorché quello che cercavano. (Meditate gente, meditate).

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