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Quando era in carica, gli attacchi contro di lui erano quotidiani. Ora che è emerito, papa Benedetto XVI ha visto diradarsi, ma non scomparire, l'odio nei suoi confronti. Perché c'è qualcosa di strano, che sconfina nel patologico, in questo accanimento contro Joseph Ratzinger.
Non gli si perdona, nemmeno ora che vive quasi da eremita, di non essersi mai "accordato" allo spirito mondano, di non aver mai piegato la testa per accomodare la dottrina cattolica allo zeitgeist, di aver sfidato i laici a rendere ragione delle proprie idee – loro, che su questo campo avrebbero potuto accettare il duello, e invece, a parte una sparuta minoranza, altro non hanno fatto che sgattaiolare via, scegliendo la via dell'insulto e dello sberleffo, spesso della calunnia, pur di non apparire quel che in verità sono: dei nanetti del pensiero al cospetto del Papa teologo.
Il metodo Spotlight
Adesso ci risiamo e la storia è vecchia e fumosa, ma torna a far rumore con l'accusa più infamante: aver coperto dei sa...
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