«Sarebbe utile un trattamento fiscale meno da rapina a mano armata, perché le risorse che viaggiano nei mercati fanno bene all’economia». Parla Giuliano Cazzola
Pensione, chi la percepisce e chi sogna prima o dopo di percepirla. Riuscirà il lavoratore a correre più veloce dell’ennesima quota, riforma o scalone e a raggiungere l’agognato congedo o sarà il legislatore ad essere più scaltro piazzando una finestra dalla quale l’aspirante pensionato dovrà saltare per uscire dal mercato del lavoro?
Non bastassero le incognite normative e gli inciampi fiscali, l’ultimo anno ha visto complicarsi la situazione anche nei confronti della previdenza integrativa – l’accantonamento nel quale confluisce anche il trattamento di fine rapporto – considerata tradizionalmente un salvagente per il reddito dei pensionati di domani ma che ha scontato l’andamento non brillante dei mercati, specie quelli obbligazionari abitualmente piuttosto stabili.
Non è che l’ultima delle sicurezze ad esser venuta meno in un sistema come quello previdenziale in cui i contributi di chi lavora servono a pagare le pensioni correnti e che, complice il crollo della natal...