Novara, Tesser: «Se l’Inter fosse stata in forma non avremmo visto la palla»

Di Daniele Guarneri
22 Settembre 2011
Dopo la festa per la vittoria contro l'Inter, il Novara torna in campo per preparare la partita contro l'Atalanta. L'amministratore delegato De Salvo e il tecnico Tesser predicano la calma e mettono in guardia tifosi e giocatori sulla sfida di domenica con l'Atalanta

Vincere 3 a 1 contro la squadra campione del mondo. Chi lo avrebbe detto. Chi lo avrebbe potuto sognare? «Era la prima volta da quando siamo tornati in Serie A che giocavamo a Novara, nel nostro stadio, davanti ai nostri tifosi. Già questo fatto era un motivo per far festa». Sono le parole di Massimo De Salvo, amministratore delegato di Novara Calcio, entusiasta della serata che ha visto la sua squadra strapazzare i campioni del mondo dell’Inter. «Il risultato è stato inaspettato. Devo fare i complimenti a tutti, dall’allenatore a ogni singolo giocatore per l’impegno messo in campo. Ma ora la festa è finita, bisogna tornare a concentrarsi sui nostri obiettivi come abbiamo sempre fatto negli ultimi anni».

 

È contento della squadra?
«Molto. Era difficile ricominciare dopo l’addio di Pasquale Sensibile. A lui siamo legati col cuore e saremo sempre grati per il lavoro che ha fatto, ma Mauro Pederzoli ha le capacità per fare bene e ha già iniziato a farlo dal primo giorno in cui ha messo piede a Novarello. Sono molto soddisfatto, adesso bisogna lasciare la parola al campo».

 

Stesso discorso per Attilio Tesser, il tecnico delle due promozioni consecutive. «È stata una serata incredibile, un sogno inimmaginabile, davanti al nostro pubblico, in uno stadio esaurito in ogni ordine di posto e che ci ha incitato dall’inizio alla fine».

 

Cosa pensa della prestazione dei suoi uomini?
«È stata ottima. Se devo per forza trovare dei difetti dico che bisogna essere più concentrati nell’ultimo passaggio e in fase realizzativa. Ieri sera avremmo potuto chiudere la pratica molto prima. Ma davanti avevamo dei campioni, è anche merito di Julio Cesar se il risultato è stato in bilico fino alla fine. Si è opposto in tutti i modi ai nostri attacchi».

 

Domenica andate a Bergamo.
«Una sfida ancora più importante, che vale doppio, quelli contro l’Inter sono punti in più che non avevamo calcolato e che ci faranno comodo, ma contro l’ sono punti salvezza, il nostro principale obiettivo».

 

Che Inter ha visto martedì sera?
«Non è mai bello giudicare un’altra squadra. Secondo me con Palermo, Roma e contro i turchi in Champions hanno raccolto meno di quello che hanno fatto vedere in campo. Se avessero avuto un po’ più di fortuna nessuno sarebbe stato qui a parlare di un’Inter in fondo alla classifica o di un Gasperini esonerato».

 

Cosa ne pensa di questo esonero?
«Quando allenavo la Triestina dissi che lui, all’ora al Crotone, era il più bravo allenatore della Serie B. È un ottimo tecnico, ha le capacità per allenare una grande squadra, ma nel nostro lavoro serve anche molta fortuna».

Quindi non è d’accordo con il direttore del Corriere dello Sport Vocalelli, quando dice che Gasperini è un ottimo allenatore, ma di squadre di seconda fascia.
«Non sono assolutamente d’accordo. In Italia si danno giudizi troppo affrettati, non si lascia il tempo di far lavorare gli allenatori. Una rivoluzione non si fa in pochi mesi. Ci vuole tempo. Se ieri l’Inter fosse stata al centro per cento, non avremmo visto nemmeno la palla, anche se avessimo giocato al centocinquanta per cento».

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